IL CONFLITTO

Guerra Ucraina, Kiev accusa: «Nelle armi russe fino al 95% di componenti proviene da Paesi occidentali»

Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba: "L'Occidente deve fare sul serio nello strangolare la capacità della Russia di produrre armi"

Putin potrebbe attaccare un Paese Nato entro 5-8 anni. Il nuovo allarme

«Sentiamo minacce quasi ogni giorno dal Cremlino di recente di nuovo contro i nostri amici degli Stati baltici» e «dobbiamo quindi tenere conto del fatto che Vladimir Putin potrebbe un giorno attaccare perfino un Paese della Nato». Lo ha detto il ministro tedesco della Difesa, Boris Pistorius, in un'intervista a Tagesspiegel riportata da Dpa. «I nostri esperti prevedono un periodo di cinque-otto anni», prima che «questo potrebbe essere possibile», spiega Pistorius, secondo cui un attacco russo non è invece probabile oggi. Il ministro tedesco ribadisce inoltre la necessità che le Forze Armate tedesche diventino «adatte alla guerra» e spiega di voler rendere consapevole e «svegliare» la società tedesca in merito.

Von der Leyen: a marzo nuovo piano di difesa della Ue

«A marzo la Commissione europea presenterà la strategia per l'industria europea della difesa». Lo ha annunciato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen in conferenze stampa con il premier svedese Ulf Kristersson e quello finlandese Petteri Orpo. Dopo la guerra in Ucraina «dobbiamo ripensare tutta la nostra difesa e la nostra base industriale, non solo da un punto di vista militare ma anche dal punto di vista interoperabilità» degli eserciti dei Paesi membri.

"Mercenari francesi in Ucraina", i sospetti della Russia

Il portavoce del Cremlino, Dmistry Peskov, ha ribadito oggi le accuse sulla presenza di mercenari francesi che combattono al fianco delle truppe ucraine, dopo che le forze russe hanno detto di averne uccisi molti in un attacco nella città di Kharkiv. «Abbiamo affermato più di una volta che ci sono molti mercenari stranieri che combattono per conto del regime di Kiev, e ogni volta questa nostra affermazione trova conferma», ha detto Peskov, citato dall'agenzia Tass.

Ieri il ministero degli Esteri francese aveva smentito la notizia, definendola «una nuova grossolana manipolazione russa».

 

Ucraina, le accuse all'Occidente

«Fino al 95% dei componenti critici di produzione straniera trovati nelle armi russe distrutte in Ucraina provengono da Paesi occidentali»: lo scrive su X il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba. «L'Occidente deve fare sul serio nello strangolare la capacità della Russia di produrre armi. Secondo alcuni dati, fino al 95% dei componenti critici di produzione estera presenti nelle armi russe distrutte in Ucraina provengono da paesi occidentali - afferma Kuleba -. Non si tratta di azioni governative ma piuttosto di aziende private, e le esportazioni che entrano in Russia non sono necessariamente beni militari ma anche prodotti a duplice uso o civili e persino elettrodomestici. Qualunque cosa siano, finiscono per volare in Ucraina per commettere crimini di guerra, uccidere persone e distruggere infrastrutture critiche». «L'Ucraina avrebbe bisogno di meno assistenza e perderebbe meno vite umane se tutti i piani oscuri e le scappatoie per eludere le sanzioni venissero individuati e chiusi completamente - prosegue Kuleba -. L'Occidente dispone delle migliori informazioni finanziarie, degli esperti e degli organismi specializzati in grado di individuare tali schemi e smantellarli». Secondo il ministro, «la maggior parte della responsabilità spetta alle aziende stesse: devono controllare gli utenti finali dei beni che vendono all'estero e assicurarsi che i loro pezzi di ricambio non finiscano nelle armi uccidendo le persone. L'interruzione delle forniture di questi pezzi di ricambio alla Russia richiede sforzi concertati su larga scala da parte del settore pubblico e privato. Ma salverà la vita di molti civili in Ucraina e metterà in scompiglio la macchina da guerra di Putin».

«Fino al 95% dei componenti critici di produzione straniera trovati nelle armi russe distrutte in Ucraina provengono da Paesi occidentali»: lo scrive su X il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba.

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Ultimo aggiornamento: Sabato 20 Gennaio 2024, 13:40
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