Coronavirus, Gabriele isolato in Cina e senza soldi: «Non si può lavorare e le autorità italiane ci ignorano. Aiutateci»
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Gabriele spiega che il Ministero degli Esteri e l’Ambasciata italiana in Cina hanno lasciato al loro destino gli italiani non residenti nella provincia di Wuhan, epicentro dell'epidemia. Pur non vivendo nella zona della Cina più pericolosa per l'epidemia, De Fazio spiega di avere paura, ma soprattutto di iniziare ad avere difficoltà pratiche, visto che nei negozi iniziano a scarseggiare anche i generi alimentari e nelle farmacie non si sono più mascherine.
Il ragazzo fa il ballerino e spiega che anche guadagnarsi da vivere in questo momento è difficile: «Non sto ballando, le sale sono chiuse, non ci sono spettacoli, quindi non guadagno. Il mio datore di lavoro non mi paga il biglietto per tornare in Italia, le frontiere sono chiude. Chi ci tutela? Mi sento solo e anche un po' impaurito». Il padre, Roberto, parla di una situazione preoccupante. Gabriele era tornato in Cina il 24 gennaio, ma nessuno lo ha avvertito di quello che stava succedendo, nessuno ha fatto alcun controllo e ora si trova in questa situazione.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Febbraio 2020, 16:44
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