Strasburgo, Cherif C.: l'attentatore schedato come radicalizzato
Strasburgo, spari al mercatino di Natale: quattro morti. «Tra i feriti un giornalista italiano». Killer in fuga
Secondo quanto riferisce Bfm-Tv, era sfuggito all'arresto stamane durante una perquisizione nella sua abitazione nel
quartiere di Neudorf, presidiato questa notte dalle teste di cuoio. L'operazione era stata organizzata nell'ambito di
un'inchiesta per omicidio. Cherif C. era noto agli agenti anche per vicende legate a furti, violenze e traffico di droga. Nella sua abitazione, gli inquirenti hanno rinvenuto delle granate ma al momento del blitz, questa mattina, lui non c'era già più. E in molti Oltralpe sono concordi nel dire che quel mancato arresto di questa mattina lo abbia indotto a passare all'attacco, questa sera, nella strage prenatalizia che sconvolge la Francia e l'Europa.
Chi lo ha visto durante la sua folle spedizione di morte per le strade del centro, descrive un fisico prestante, circa 1
metro e 80 di altezza, con i capelli neri. Cherif C. era coperto da un mantello scuro. Pare che stasera abbia anche aperto il fuoco contro dei militari di Sentinelle, rimanendo ferito nello scontro a fuoco. Colpito a sua volta, secondo l'Obs, anche un militare coinvolto nella sparatoria.
Secondo informazioni raccolte da Bfm-Tv, frequentava gli ambienti radicali di Strasburgo. Nouvelles d'Alsace precisa che nel 2011 venne condannato a due anni di carcere, di cui sei mesi senza condizionale, per aggressione armata. L'inchiesta si baserà anche sulle tante immagini catturate dai sistemi di videosorveglianza durante il massacro.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 12 Dicembre 2018, 00:32
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