"Sempre più ragazzi si bullizzano da soli": l'allarme dagli Usa, postano e si auto-inviano insulti anonimi

"Sempre più ragazzi si bullizzano da soli": l'allarme dagli Usa, postano e si auto-inviano insulti anonimi
Dai tagli, le bruciature e i graffi, l'auto-lesionismo assume una nuova preoccupante forma tra gli adolescenti, diventando 'digitale'. Con il self-cyberbullismo i ragazzi pubblicano, si mandano o condividono su internet e social media messaggi offensivi su loro stessi in modo anonimo. A lanciare l'allarme sono i ricercatori della Florida Atlantic University, in uno studio pubblicato sul Journal of Adolescent Health che per la prima volta ne parla in modo esaustivo.

Gli atti di auto-lesionismo sono preoccupanti non solo per i danni fisici e psicologici, ma soprattutto perchè sono collegati al suicidio. Il tasso con cui questi atti digitali si stanno sempre più diffondendo, secondo i ricercatori, può essere un grido d'aiuto. «L'idea che qualcuno si autobullizasse digitalmente è venuta all'attenzione pubblica con il suicidio nel 2013 di Hannah Smith, che si era mandata in forma anonima messaggi su un social media alcune settimane prima di uccidersi», commenta Sameer Hinduja, coordinatore dello studio, condotto su oltre 5.500 ragazzi americani tra i 12 e 17 anni. «Siamo rimasti sorpresi nello scoprire che circa 1 ragazzo su 20, nelle scuole medie e liceo, si era auto-bullizzato online», continua.

Circa il 6% degli adolescenti ha segnalato di aver pubblicato, anonimamente, cose offensive su loro stessi sul web.
Di questi, circa la metà lo ha fatto solo una volta, il 35% qualche volta e il 13,2% molte volte. Un comportamento più maschile che femminile, alla cui base ci sono ragioni diverse. I ragazzi dicono che si tratta di uno scherzo o un modo per attirare l'attenzione delle ragazze, mentre le studentesse dicono di farlo perchè si sentono depresse o psicologicamente ferite. Tra le motivazioni indicate dai ragazzi sono emersi alcuni temi ricorrenti: auto-odio, richiesta di attenzione, sintomi depressivi, sentimenti suicidi, essere divertenti e vedere se qualcuno reagiva. Molti lo avevano fatto per cercare una risposta, una reazione. 

Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Ottobre 2017, 16:49
© RIPRODUZIONE RISERVATA