«Sono un'assistente di volo e ci sono molte idee sbagliate su questo lavoro: ecco 4 cose da sapere prima di salire sul prossimo aereo»

«Apprezziamo le buone maniere più di quanto pensate. Molte delle persone che servo quotidianamente non usano neppure un semplice "per favore" o "grazie"»

«Sono un'assistente di volo e ci sono molte idee sbagliate su questo lavoro: ecco 4 cose da sapere prima di salire sul prossimo aereo»

di Redazione Web

Viaggiare vuol dire acquisire la capacità di guardare il mondo che ci circonda da tante prospettive, spesso molto diverse da quelle a cui siamo stati abituati crescendo. Per questo motivo si dice che sperimentare altre culture, persone e Paesi "allarga gli orizzonti". Eppure, anche per i viaggiatori più frequenti può risultare complicato mettere da parte il ruolo di passeggero e capire cosa voglia dire essere un'assistente di volo

Per questo motivo, come racconta Brittany al Business Insider, nel corso del tempo si sono formate delle idee sbagliate riguardo questo tipo di carriera. «Sono stata una hostess per quasi dieci anni, e ho avuto a che fare con molti pregiudizi», racconta la donna, che decide poi di dare il suo contributo e confutarne qualcuno. In questo modo, si spera che i passeggeri possano comprendere e migliorare la propria esperienza di volo

I consigli dell'assistente di volo

La professione, scrive Brittany, sta attirando sempre più persone: «Il numero di assistenti di volo crescerà nei prossimi anni. Che vogliate o meno entrare a far parte dell'equipaggio, queste sono le informazioni che vorrei tutti avessero in modo da diventare passeggeri migliori e più empatici». 

«Se vedete un'assistente di volo che corre per salire a bordo, potrebbe non essere colpa sua - spiega la donna -.

Questa carriera richiede molta flessibilità, specialmente all'inizio. Molti nuovi assunti sono in realtà tenuti come riserve, il che vuol dire lavorare soltanto quando è necessario coprire per qualcuno». Di conseguenza, non passa molto tempo tra l'assegnazione del turno e la partenza dell'aereo, in molti casi, spesso soltanto un paio d'ore. 

Il secondo suggerimento è relativo alle mansioni degli assistenti di volo e, in particolare, a quelli che sono i loro compiti dopo l'imbarco: «La nostra priorità è garantire un ambiente sicuro, non servire le bibite. Il lavoro è molto più che portare una bevanda e prendere l'ordine per i pasti. Siamo stati addestrati per mantenere un ambiente sicuro a bordo, per questo abbiamo imparato le risposte a diversi scenari, sappiamo evacuare l'aereo in maniera efficente, reagire in caso di turbolenza e fare la rianimazione. Naturalmente, vogliamo provvedere a dare al cliente il miglior servizio e un'atmosfera rilassante, ma la sicurezza rimane la prima priorità».

Un altro suggerimento di Brittany potrebbe sembrare superfluo ma, purtroppo, è ancora più che necessario: «Apprezziamo le buone maniere più di quanto pensate. Molte delle persone che servo quotidianamente non usano neppure un semplice "per favore" o "grazie". Eppure, sentire queste parole e interagire con passeggeri educati rende immediatamente le giornate migliori». 

Infine, è bene che i passeggeri capiscano che «i ritardi sono fastidiosi per loro tanto quanto lo sono per noi assistenti di volo. Al contrario di ciò che si crede, la maggior parte degli assistenti di volo non sono pagati appena arrivano al lavoro, ma dal momento in cui il portellone dell'aereo è chiuso e fino a che non riapre dopo il decollo. Ciò vuol dire che lavoriamo per 13 ore ma veniamo pagati solo per sei o sette, a seconda della durata del viaggio e del tempo tra i voli». 


Ultimo aggiornamento: Domenica 31 Marzo 2024, 09:42
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