Armita Geravand, morta dopo un mese di coma la sedicenne picchiata perché non indossava il velo

Era stata picchiata dalla sorveglianza della metropolitana a Teheran a causa di un diverbio cominciato perché si era tolta il velo per qualche minuto.

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Picchiata dalla polizia in metropolitana perché si era tolta il velo. Dopo un mese in coma, Armita Geravand, 16 anni, è morta. Lo hanno dichiarato i media iraniani. Era stata picchiata dalla sorveglianza della metropolitana a Teheran a causa di un diverbio cominciato perché si era tolta il velo per qualche minuto. Le autorità avevano cercato di smentire la notizia, ma un video delle telecamere di sorveglianza mostra la ragazza che viene trascinata a forza fuori dal vagone.

La sedicenne iraniana era stata ricoverata in coma per trauma cranico l'1 ottobre. I medici avevano subito informato la famiglia Geravand che le condizioni della figlia erano disperate. Il 23 ottobre, il padre ne aveva già dichiarato la morte cerebrale.

La dinamica

Secondo la prima ricostruzione dei fatti, la ragazza aveva sbattuto la testa durante una lite con una guardia perché si era tolta lo hijab sul vagone della metropolitana, in mezzo ad altre persone.

Quando il caso ha iniziato a fare scalpore e a circolare sui social con riferimenti all'episodio simile di Mahsa Amini, che più di un anno fa era stata uccisa dalla polizia morale perché non indossava bene il velo, un episodio che aveva provocato proteste in tutto il Paese, il governo di Teheran è intervenuto dichiarando che Armita si era fatta male dopo essere svenuta a causa di un calo di pressione.

Solo tre settimane fa, qualche giorno dopo il ricovero della sedicenne, l'attivista iraniana Narges Mohammadi è stata premiata con il Nobel per la Pace.

La donna ha subito tredici arresti e cinque condanne per un totale di 31 anni di prigione e 154 frustate.


Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Ottobre 2023, 13:26
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