Se accetti "tutti i cookie", compresi quelli di profilazione, oltre a sostenere la nostra offerta gratuita, riceverai annunci pubblicitari in linea con i tuoi interessi.
Se invece accetti solo i cookie "strettamente necessari" riceverai pubblicità generalista di cui non sarà possibile limitare il numero e la ripetizione.
Ora legale addio? UE verso l'abolizione, Juncker: «la gente vuole farlo e lo faremo»
1,5 mila share
3
Ora legale addio? La Commissione Ue proporrà di abolirla in tutta l'Unione europea. Lo ha annunciato il presidente Jean-Claude Juncker in un'intervista al canale televisivo tedesco Zdf. «La gente vuole farlo, quindi lo faremo», ha detto. In un sondaggio online condotto fra luglio e agosto, la maggior parte dei 4,6 milioni di partecipanti si sono detti favorevoli ad eliminare la convenzione per cui durante l'estate l'orario di tutta l'Europa viene spostato un'ora avanti, per sfruttare al meglio le ore di luce nell'arco della giornata. La misura dovrà essere approvata successivamente dal Parlamento europeo e dai capi di Stato e di governo.
Il dibattito è stato acceso a Bruxelles dai Paesi del Nord e Baltici sull'ora legale, che chiedono di abolire l'ora legale ritenendone superate le ragioni quale il risparmio energetico e adducendo anche motivi di sanità pubblica come i costi dei disturbi del sonno provocati dal cambiamento orario. I risultati, secondo indiscrezioni della stampa tedesca dove lo stop allo spostare le lancette è anche da mesi al centro del dibattito, vedrebbe una schiacciante maggioranza delle risposte, pari all'80%, favorevole all'abolizione dell'ora legale. Allo stesso tempo però, i rispondenti, secondo altre fonti, sarebbero per quasi due terzi (3 milioni) solo tedeschi. La questione è ora nelle mani della Commissione Ue, che ne pubblicherà a breve i risultati ufficiali, forse già domani, e presenterà poi le sue raccomandazioni sul da farsi.
«Non è un referendum, è una consultazione, e terremo conto nella nostra analisi in modo debito di tutti gli aspetti legati ai contributi ricevuti» oltre ad altri studi e rapporti, ha assicurato il portavoce della Commissione Ue Margaritis Schinas, ricordando che anche il Parlamento europeo dovrà esprimersi. Il tema intanto è finito anche sul tavolo del 'conclavè dei commissari a Genval, dove è in corso il seminario annuale del Collegio dopo la pausa estiva per preparare il discorso sullo stato dell'Unione (previsto il 12 settembre) e il programma di lavoro, in questo caso gli ultimi del mandato della Commissione Juncker.
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout