Flessibile, innovatore ed incline al cambiamento: ecco l'identikit dell’imprenditore 4.0

Flessibile, innovatore ed incline al cambiamento: ecco l'identikit dell’imprenditore 4.0

Innovare, organizzare l'azienda costantemente attraverso processi che ne facilitano il cambiamento nel tempo e l'adattamento al mercato. Sono questi i diktat che devono tenere sempre a mente i nostri imprenditori per poter effettuare una crescita aziendale. Una crescita quanto mai “obbligatoria” per emergere nel proprio contesto competitivo, conquistando nuove quote di mercato e aumentando clienti e fatturato. Un obiettivo complesso ma non impossibile, anche oggi, nonostante il periodo storico che stiamo vivendo.

Secondo Francesco Cardone, inserito da Forbes nella Best in Class, ovvero la lista delle 100 eccellenze tra i commercialisti e i consulenti del lavoro per l’innovazione digitale, sono 6 le regole d’oro da tenere sempre a mente. Ecco il vademecum del Ceo di Imprefocus.

Essere flessibili: al giorno d’oggi un imprenditore di successo non può permettersi di restare ancorato a una mentalità rivolta al passato, ma dev’essere flessibile e pronto ad accettare il cambiamento del mercato, sfruttando le opportunità che i cambi repentini dell’economia impongono. L’imprenditore non deve essere ancorato neanche ai suoi prodotti/servizi se questi non soddisfano più le esigenze del mercato. Deve essere coraggioso e adeguarsi a quello che richiede il suo target di clienti. Se non è camaleontico qualcun altro lo farà per lui. Se resta off-line in un mondo digitale in continua evoluzione è fuori dal mercato. Lo so che questo lo ribadiscono in molti ma è altrettanto vero che solamente pochi imprenditori costruiscono una visibilità online degna di nota. Se offre servizi o crea prodotti, quindi, questi devono essere visibili online e facilmente raggiungibili. Avere un sito web, dei profili social attivi ed essere presenti sulle piattaforme inerenti all’attività lo aiuta ad ottenere le informazioni e a farlo conoscere. Bisogna capire che oggi è il cliente che naviga e sceglie quale prodotto o servizio acquistare. Non viceversa.

Conoscere e saper leggere i numeri della propria azienda: è fondamentale saper leggere i numeri dell’azienda e, per farlo, l’imprenditore deve essere in grado di saper valutare il suo bilancio. Spesso gli imprenditori si limitano ad approvarlo senza effettuare alcuna analisi o controllo. Noi inviamo mensilmente ai nostri imprenditori il bilancio, seguito da una video call con il proprio business coach per discutere insieme dell’andamento dell’azienda e delle eventuali strategie da modificare e/o correggere, perché già da tempo abbiamo compreso l’importanza della formazione costante per essere tempestivi nel rimediare ad eventuali errori di gestione. Soprattutto, no ai sentimenti: la gestione aziendale è qualcosa che non può andare d’accordo con i sentimenti che l’Imprenditore prova verso la sua azienda. Non bisogna mai innamorarsi troppo dei propri prodotti.

Incrementare il margine di contribuzione: un’azienda sana non è quella che fattura di più, ma quella che genera una maggiore redditività nel produrre risultati economici soddisfacenti.

Ciò che conta è il margine di contribuzione che ti permette di vedere chiaramente se l’azienda è in grado di generare ricchezza. Se l’imprenditore si concentra unicamente sul fatturato, perderà di vista l’obiettivo che non è solo fare una vendita ma incassarla. L’obiettivo è quello di incrementarla attraverso l’utilizzo di nuovo tecnologie volte a migliorare le performance aziendali per ottenere una crescita del margine di contribuzione.

Accantonare i risparmi: la ricchezza non è data solo dalla capacità di guadagno, ma anche dal talento nel saper risparmiare. Il risparmio dev’essere gestito attraverso una strategia in modo da utilizzare in maniera efficace la liquidità accumulata, pianificando la parte da accantonare e quella da investire. Il primo passo da compiere è quello di individuare una percentuale di utili da inserire nel risparmio. Consiglio una percentuale che va dal 10% al 20%. Una volta stabilita la cifra da voler raggiungere l’imprenditore dovrà risparmiare fin quando non avrà raggiunto il suo obiettivo. Da quel momento potrà utilizzarne una parte per investimenti in asset aziendali o beni nella sfera personale, in modo da generare nuove fonti di reddito. Tutti gli imprenditori infatti devono avere quelli che io chiamo “Gli Intoccabili”: accantonamenti che vengono eseguiti nel tempo e che devono essere investiti per generare rendite automatiche. Questo permetterà di aumentare le proprie entrate personali e di distaccarsi il più possibile da quelle legate all’azienda.

Tutelare il patrimonio: tutti gli imprenditori che generano redditività devono proteggerla e tutelarla. Tutte le aziende sono esposte al rischio di impresa ed è quindi fondamentale limitarlo, separando il patrimonio personale da quello aziendale. A tal proposito è determinante scegliere la giusta forma societaria, basti pensare che in una ditta individuale un eventuale imprevisto va a colpire anche l’imprenditore come persona, mentre nelle società di capitali questo non avviene. Consiglio di adottare lo schema holding- trading, ovvero quello che presuppone la presenza di due società: la Holding tutela e gestisce il patrimonio dell’imprenditore, la Trading si occupa della gestione operativa.

L’azienda deve essere lo specchio dell’Imprenditore: in tutti questi anni di Professione prima di concentrarmi sulla crescita dell’Impresa, mi sono concentrato sulla Crescita dell’Imprenditore. Sembra una cosa banale, ma non lo è. L’Imprenditore va formato sui principi fondamentali che reggono la gestione di un’azienda e che le permettono di crescere, generando redditività. Diventare Imprenditore 4.0, quindi, non è semplice ma nemmeno impossibile. Bisogna essere flessibili, pronti al cambiamento, inclini alle logiche dei nuovi mercati e, soprattutto, formati.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 14 Settembre 2022, 19:36
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