Botti di Capodanno, in una notte rilasciata diossina pari a quella di 120 inceneritori in un anno
di Alessia Strinati
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La tradizione vuole che questi botti e le loro scie luminose siano di buon auspicio per l'anno che arriverà, ma hanno comunque delle conseguenze. Dal 2013 sono in diminuzione in Italia i morti per i botti ma aumentano i feriti e restano comunque alti i casi di menomazioni o ustioni soprattutto tra i bambini. Da qualche anno, inoltre, molti animalisti si battono per l'eliminazione dei botti o per la sostuituzione con soluzioni più silenziose che non diano fastidio agli animali domestici che ogni anno sono costretti a vivere questo forte stress. Ogni anno, poi, spaventati dal rumore che avvertono più degli umani, muoiono almeno 5.000 animali, e di questi, specifica il Wwf, circa l’80% sono selvatici, soprattutto uccelli.
Il fenomeno non è solo italiano, a Londra, nel 2000, i fuochi per le celebrazioni del millennio immisero nell’aria più veleni di quanti, in un secolo, ne avrebbe potuto produrre un ipotetico inceneritore europeo. Quindi viene da chiedersi: va bene la tradizione, ma sono proprio indispensabili?
Ultimo aggiornamento: Domenica 30 Dicembre 2018, 12:48
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