La folla in spiaggia a Mondello nel giorno di Natale: fa caldissimo
«Gli effetti del caldo - sottolinea la Coldiretti - si fanno sentire sulla natura dove sono stati sconvolti i normali cicli stagionali come in Puglia dove gli alberi di pero a causa del clima pazzo sono già in fiore a dicembre mentre a nulla vale più la programmazione degli agricoltori che raccolgono broccoli, cavoli, sedano, prezzemolo, finocchi, cicorie, bietole, tutti maturati contemporaneamente per le temperature primaverili. A preoccupare -precisa la Coldiretti - adesso è l'effetto del possibile improvviso abbassamento della temperatura sulle piante in fiore con effetti disastrosi sulla raccolta dei frutti primaverile ed estiva».
Non si tratta però di un caso isolato, la classifica degli anni interi più caldi lungo la Penisola negli ultimi due secoli si concentra infatti nell'ultimo periodo e comprende nell'ordine il 2018, il 2015, il 2014 e il 2003. «L'eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai diventata la norma anche in Italia tanto che siamo di fronte ad una evidente tendenza alla tropicalizzazione che - conclude Coldiretti - si manifesta con una più elevata frequenza di eventi estremi con sfasamenti stagionali e territoriali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Dicembre 2019, 21:11
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