Milano mai vista, i progetti alternativi della città che sale

Video
Milano (Askanews) - Le città, ha detto qualcuno, sono stati d'animo. E una componente importante di questa emozione sono anche le possibilità che non si sono concretizzate. Per questo, alla vigilia dell'Expo, la Triennale presenta la videoistallazione "Milano mai vista", un viaggio visuale dentro i progetti mai realizzati. Gabriele Neri, insieme a Fulvio Irace, è il curatore della mostra. "Ci sono progetti realizzati di diverso tipo - ci ha spiegato - alcuni progetti come quello per la Biblioteca europea che era stata pensata nel 2001 con un grande concorso internazionale, avrebbe certamente dato qualcosa in più alla città. Invece ci sono anche tanti altri progetti che forse abbiamo anche scampato come la sostituzione del Parco Sempione con un quartiere di abitazioni e di residenze".La storia è quella di come avrebbe potuto essere Milano, come sarebbero potute cambiare anche le sue icone, con un campanile in Piazza Duomo oppure con la straordinaria visione di Antonio Sant'Elia per la Stazione Centrale. Il tutto a testimoniare, dal passato fino alla grande trasformazione architettonica dei nostri giorni, la vitalità di Milano e la sua voglia di crescere. "Sicuramente Milano - ha concluso Gabriele Neri - ha mantenuto per tutto il Novecento anche la fama, a fasi alterne magari, di città in continuo mutamento, dalla Città che sale futurista di inizio secolo, fino al boom del Secondo dopoguerra".La sensazione è quella di un passaggio attraverso delle "sliding doors", che hanno portato a un futuro piuttosto che a un altro. Ma ora, in Triennale, tutte le altre possibilità continuano a vivere. Quasi come in una Città invisibile di Italo Calvino.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Settembre 2016, 10:30
© RIPRODUZIONE RISERVATA