Vajont, Mattarella alla commemorazione del 60° anniversario: «Lezione terribile e indimenticabile»

Il disastro del Vajont si verificò la sera del 9 ottobre 1963, nel neo-bacino idroelettrico artificiale del torrente Vajont nell'omonima valle

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Per la prima volta dopo 20 anni un presidente italiano presiede la cerimonia di ricordo delle vittime del Vajont. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha espresso parole che sono già risuonate come un macigno: il capo dello stato ha parlato di «lezione terribile e indimenticabile». 

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L'omaggio alle vittime è inizati alle 11 al cimitero monumentale di Fortogna a Longarone, dove oltre a Mattarella c'era anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana. Alle 12 il presidente della Repubblica ha visitato l'area della diga dove si terrà la commemorazione civile. L'ultimo presidente della Repubblica che venne a Longarone fu Azeglio Ciampi, in occasione dei 40 anni dalla tragedia. Era il 2003 e proprio il presidente Ciampi emise il decreto di riconoscimento del cimitero monumentale.

 

Le parole di Mattarella

 

«A sessant'anni da quel tragico 9 ottobre, onoriamo la memoria delle 1910 vittime, tra cui 487 minori, che perirono nella tragedia del Vajont - sottolinea il capo di stato - Nonostante il tempo trascorso da quell'immane catastrofe, la sua eco risuona ancora oggi nei cuori e nelle coscienze di tutti noi. Al dolore straziante di chi perse i propri cari e delle comunità devastate del Veneto e del Friuli-Venezia Giulia seguì il dramma dei sopravvissuti, che portarono e portano con sé il ricordo indelebile di quella ferita per tutta la vita».
 

Il presidente continua: «Ai familiari delle vittime, ai sopravvissuti e ai soccorritori, che in quei giorni si prodigarono instancabilmente nell'aiuto alle popolazioni stremate, rinnovo la vicinanza e mi unisco commosso a nome mio personale e della Camera dei deputati».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 9 Ottobre 2023, 13:26
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