Palazzina crollata a Roma, inquilina: Chissà quando potremo tornare a casa

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“Non volevamo aprire, non sapevamo cos'era stato il grande frastuono. Eravamo reticenti ad aprire. Quando mi sono resa conto che si trattava di un vigile ho aperto e lui mi ha detto di vestirmi e uscire perchè forse il palazzo non era stabile. A quel punto non pensi a niente: metti il cappotto e la sciarpa”. Così la signora Mara, inquilina fatta evacuare prima che il palazzo di lungotevere Flaminio a Roma crollasse, racconta i momenti in cui le è stato chiesto di abbandonare il suo alloggio. “Quando potrò tornare a casa? Vorrei proprio saperlo. Quanto staremo fuori? Due anni, se va tutto bene”, spiega. Ma nella palazzina si parlava di lavori di ristrutturazione? “Ci sarebbe dovuta essere un'assemblea di condominio fra una settimana”, spiega Mara, ma “i lavori si presumeva che fossero stati fatti a regola d'arte”.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 26 Settembre 2016, 12:19
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