Tre sentieri, dal più facile lungo 7 chilometri, al più difficile di 13. Sei calette con un mare meraviglioso. Ma il turismo, qui alla Riserva naturale orientata dello Zingaro, nella Sicilia occidentale, non è solamente estivo. Perché le attività - dal trekking all'ecoturismo - sono molteplici e attirano turismo in tutte le stagioni.
Spiega Giuseppe Bàmbina, guida naturalistica Riserva Zingaro: "Ci sono mille opportunità. Innanzitutto il mare, con meravigliose calette denominate perle dello zingaro. Ma c'è anche il visitatore che ama la montagna, con una nuova variante: ci sono due sentieri, quello di media costa - che denominato anche mare e monti o sentiero delle orchidee - e anche nelle parti più recondite della riserva, dove abitavano i pastori e si allevava il bestiame e si producevano i derivati del latte".
Una marcia di 3mila manifestanti, il 18 maggio 1980, pone fine al progetto che prevedeva la distruzione della Riserva, la prima in assoluto in Sicilia, e che ha impedito la costruzione di una strada che tagliasse in due la riserva stessa.
Con due ingressi, il Sud a Scopello (dalla parte di Castellammare del Golfo) e il Nord, a San Vito Lo Capo, la Riserva dello Zingaro ha una posizione davvero strategica per la vicinanza a Trapani con le sue saline e tonnare, Erice, le Isole Egadi. Attrae turisti che vogliono immergersi nella natura. "Il turismo - prosegue Giuseppe Bàmbina - al momento c'è, anche perché la zona è servita bene da due aeroporti, quello di Palermo e quello di Trapani. Il territorio è nel cuore della Sicilia Occidentale". Insomma, lo Zingaro rappresenta una località strategica per un turismo di tutti i tipi e per tutte le stagioni.
Servizio di Serena Sartini
Montaggio e riprese video di Carla Brandolini
Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Ottobre 2023, 19:54
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