Il weekend tra le bellezze della Penisola si vive a Candelara, Volterra e Siracusa
Riscendendo la Penisola fino alla provincia di Avellino, il paese noto in tutta la Campania per le sue prelibate castagne, è anche il borgo delle cascate. La più conosciuta di Montella è quella della Lavandaia, che deve il nome ad un'antica leggenda che racconta di una bella lavandaia, sedotta da un nobile locale e poi, rimasta incinta, annegata nelle vicinanze del ponte dal seduttore stesso. La cascata sorge proprio ai piedi del Santissimo Salvatore, monte sacro sulla cui cima sorge l’omonimo Santuario. Il paesaggio è da fiaba, caratterizzato da una folta vegetazione e dall’omonimo ponte, risalente addirittura al I secolo a.C. Negli anni, è stata sottoposta a lavoro di rifacimento fino ad arrivare nel XV secolo quando la sua funzione principale divenne quella di alimentare il vecchio mulino fortemente voluto dai montellesi e che è rimasto attivo fino agli anni cinquanta del secolo scorso.
In Sicilia, infine, merita sicuramente una visita il Museo dei Pupi Siciliani di Siracusa, che sorge in via della Giudecca non distante dal più famoso Teatro dei Pupi. Questo luogo suggestivo ripercorre - attraverso l’esposizione di pupi, marionette, oggetti di scena e materiale scenografico - i punti salienti della storia dei fratelli Vaccaro, famosi pupari della città isolana. Varcata la soglia dello spazio museale, si viene letteralmente trascinati all’interno di un mondo fantastico, dove trovano posto cavalieri cristiani e saraceni, maghi, streghe e creature mostruose. Un percorso arricchito da schede storiche che ripercorrono i punti salienti della loro storia: il laboratorio di vicolo dell’Ulivo, l’esordio nel 1978, la nascita del loro teatro, i progetti incompiuti e la loro fine. Da diversi anni lo spazio organizza visite guidate per singoli, famiglie, tour operator e singoli gruppi, mentre nel teatro situato nelle vicinanze è possibile vedere i pupi in azione.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Marzo 2020, 11:50
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