Apple punta alla legalizzazione del peer-to-peer,
ecco il brevetto diffuso in rete

Apple punta alla legalizzazione del peer-to-peer, ecco il brevetto diffuso in rete
La nebulosa materia dello sharing sembre possa essere risolta dalla Apple e a dimostrarlo è un brevetto diffuso in rete. Apple punta a legalizzare il peer-to-peer, cioè la condivisione di file tra utenti che è alla base di servizi illegali per lo scambio di copie pirata di film e musica come Napster, Gnutella o BitTorrent. In un brevetto scovato dal sito TorrentFreak, Apple descrive un sistema in cui l'utente può scaricare un album non da iTunes, ma da un amico che lo ha già comprato. L'album è però criptato, per ascoltarlo si deve comprare una licenza, a prezzo inferiore rispetto al classico download.



Il sistema, si spiega nel documento, presenta alcuni vantaggi rispetto alla distribuzione tradizionale. Ad esempio consente ad iTunes e ad altri negozi online di risparmiare sulla larghezza di banda necessaria per erogare i contenuti, e più in generale di risparmiare sui costi di distribuzione. ''Questa riduzione dei costi operativi - si legge nella descrizione del sistema brevettato - può facilitare una struttura dei prezzi a due livelli. Ad esempio, il negozio di contenuti digitali può addebitare un primo prezzo agli utenti che scaricano un contenuto dal negozio e un secondo prezzo agli utenti che comprano l'autorizzazione per accedere al contenuto ma senza scaricarlo'' dal negozio.



Il sistema, secondo Apple, potrebbe ridurre la condivisione illegale di contenuti, ma in rete non mancano le prime polemiche: perché il sistema funzioni, si osserva - la Mela dovrebbe introdurre nuovi metodi di protezione dei contenuti, che ad esempio potrebbero impedire di masterizzare un cd per l'auto con canzoni regolarmente acquistate.
Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Gennaio 2015, 16:45
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