Gianfelice Facchetti: «A Barcellona che Inter, che bellezza. Solo applausi e orgoglio per la banda di Simone Inzaghi»

Gianfelice Facchetti: «A Barcellona che Inter, che bellezza. Solo applausi e orgoglio per la banda di Simone Inzaghi»

di Gianfelice Facchetti

Che Inter, che bellezza, tanta ne abbiamo mostrata, tanta poteva essercene ancora! Nessun rimpianto pero' per il pareggio subito, ne' per l'ultima occasione mancata per il KO finale: il possibile 4 a 3 di Asllani, il mio cuore non lo avrebbe retto. Solo applausi e orgoglio per la banda di Simone Inzaghi. Ad maiora. Abbiamo goduto facendoci portare a spasso dal tempo, indietro fino al 2010, altre facce quelle scese in campo ieri ma la stessa magia che fa ben sperare. E' successo che il clima ostile alimentato dal Barcellona dopo il fischio finale di san Siro, fino a vietare stupidamente di indossare il nerazzurro dentro lo stadio, abbia caricato piu' la nostra squadra che la loro. Sapevano e sanno che il rischio di perdere il treno per l'Europa era e resta alto, allora via con le vecchie maniere, dagli idranti in giu'.

A nulla e' valso tutto questo, se non a portare a galla orgoglio e cazzimma in salsa neroblu. Andati addirittura sotto allo scadere del primo tempo, siamo andati in vantaggio due volte sfiorando una vittoria che sarebbe stata legittima. Ecco uno dopo l'altro, Barella che segna solo gol bellissimi, il risveglio di Lautaro che piu' o meno fa uguale, Robin Gosens che forse potrebbe aver trovato la scintilla che tutti, lui in primis, stavamo aspettando. Ora che la qualificazione e' a un passo, altri prodigi ci attendono sotto questo cielo, mettiamo dunque il futuro nel mirino e dotiamoci del nostro meglio. Nel frattempo, amiamola!


Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Ottobre 2022, 09:57
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