Il campione olimpico contro Pellè: "Nella vita è meglio essere pirla"

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«Ci tengo a dire che non ce l'ho con Pellè ma a leggere certe cifre viene da pensare che ormai lo sport non c'entra niente ma è solo business e questo fa male».

Il campione olimpico di Taekwondo di Londra 2012, Carlo Molfetta, precisa all'Adnkronos il senso del suo tweet di ieri sera contro Graziano Pellè passato dal Southampton allo Shandong Luneng nei giorni scorsi e che guadagnerà 40 milioni di euro in due anni e mezzo. «Io vinco le olimpiadi e sono un pirla, Pellè è un pirla e prenderà 16 mln di euro l'anno! Ergo nella vita meglio essere un pirla! Che schifo».
 


«Il pirla era anche riferito all'errore dal dischetto agli ultimi europei e al famoso gesto dello scavetto fatto a Neuer -spiega Molfetta-. Sarebbe come se io andassi dal mio avversario prima di un match e gli dicessi 'ti faccio un c... così' e poi perdessi l'incontro. A parte questo credo che nel calcio si sia ormai passato il limite, capisco il mercato ma è esagerato che uno come Pellè guadagni più di Ibrahimovic e quanto Messi e Ronaldo».

«Dal suo punto di vista ha fatto bene: si è fatto due conti, a 31 anni ha monetizzato le due buone annate al Southampton. Anche perché una cifra del genere quando gli ricapita più. Per contro c'è da dire che andrà a giocare in un campionato mediocre e con ogni probabilità rinuncerà alla nazionale», conclude il campione olimpico di Londra
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Luglio 2016, 17:53
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