Roma, il figlio di Dino Viola a Pallotta: «Prendi Allegri e ti perdoniamo»
Roma, la verità di Pallotta: «Nessuno mi costringerà ad andarmene». La lunga lettera da Boston
Ettore Viola, all'AdnKronos, ha spiegato: «Ho letto la lettera del presidente Pallotta con molto interesse, ho apprezzato che abbia scritto a me, tifoso della Roma, in italiano, un italiano corretto, ed entrando nei termini tecnici. Questo mi incoraggia ma non vedo nessun futuro per la Roma. Critica chi è andato via, consola Totti e De Rossi ma non c'è nessuna prospettiva di rilancio. Presidente, prendi Allegri e noi ti perdoniamo».
Le contestazioni dei tifosi della Roma non sono certo qualcosa di inedito. «L'ingegner Dino Viola di contestazioni ne ha subite a varie riprese ma sapeva affrontare e risolvere i problemi in diretta, a petto in fuori. E il popolo giallorosso è talmente affezionato e pieno di cuore e sentimento che mio padre è diventato una leggenda» - spiega ancora Ettore Viola - «Eravamo felici di avere un presidente americano come Pallotta, ma finora l'unico merito è stato compattare la tifoseria della Roma, finalmente solidale nell'essere schierata contro la società. Non sono Totti e De Rossi a dover andare da lui a Boston, ma lui ad essere più presente a Roma. A presto e arrivederci a Roma, presidente».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 31 Maggio 2019, 19:08
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