Napoli choc, manichino impiccato e minacce
di morte al tifoso che avrebbe sparato a Ciro

Napoli, manichino impiccato e minacce di morte al tifoso romanista che avrebbe sparato a Ciro

di Marco Perillo
NAPOLI - Choc nel quartiere Sanit a Napoli. A distanza di quasi un mese dai drammatici episodi avvenuti prima della finale di Coppa Italia, le acque sono tutt'altro che calme. Invece di sedare gli animi, si inneggia ancora alla vendetta nei confronti di Daniele De Santis, l'ultrà della Roma indagato per il ferimento con arma da fuoco del tifoso napoletano Ciro Esposito.







In un dedalo di case poco lontano dal dal cimitero delle Fontanelle è infatti apparso un manichino con una corda al collo che indossa una maglia della Roma. Accanto c'è uno striscione che recita così: «Ciro, non faremo festa finché di Gastone non avremo la testa. Romanista infame».



Gli striscioni choc sono stati rimossi nel corso della mattina dalla polizia. Erano spuntati sui resti di una torre medievale, in seguito all'iniziativa di un abitante del rione. Non c'entrerebbero, dunque, frange estreme della tifoseria partenopea.



Gli slogan offensivi non hanno toccato solo a "Gastone" De Santis, ma sono stati rivolti anche a Totti e sua moglie Ilary Blasi. Su un muro, poco distante, è comparsa anche la scritta, in rosso acceso, "Speziale libero" (la stessa apparsa sulla maglia che è costata il Daspo a Genny 'a carogna) e poi il classico - e doveroso - "Ciro non mollare". Tutto frutto delle tensioni scatenate all'esterno dallo stadio Olimpico lo scorso 3 maggio e che, a quanto pare, sono tutt'altro che dimenticate.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Maggio 2014, 16:06