Tanti regali, favori, inviti e una relazione molto “particolare” con Pascal Ferré, ex direttore di France Football incaricato dell'organizzazione del «Pallone d'Oro» in cambio di un lavoro di “lobbying” e di pressioni affinché il più prestigioso premio del mondo del calcio finisse a Leo Messi, ex gioiello argentino della società di proprietà degli emiri del Qatar. L'ipotesi di illecito è al centro di un'inchiesta giudiziaria scattata nel novembre scorso e rivelata da Le Monde e altre testate francesi, che hanno potuto esaminare anche il contenuto dei verbali stilati dagli inquirenti.
Il PSG ha avuto per anni un rapporto speciale con Ferré, oggi diventato addetto stampa del club. Ma che fino al 2023 ha diretto la redazione del periodico che ha fondato il prestigioso riconoscimento. In particolare, nel 2021, il PSG avrebbe fatto un'importante pressione sul giornalista affinché Messi, appena sbarcato in Francia, si aggiudicasse il suo 7/o Pallone d'oro. E quest'operazione, secondo quanto risulta dai verbali, sarebbe stata condotta da Jean-Martial Ribes, allora direttore della comunicazione della società, che si adoperò per smussare gli angoli dei difficili rapporti fra il gruppo editoriale L'Equipe, al quale appartiene France Football, e la proprietà qatarina.
Tra i momenti di importante «contatto» fra i protagonisti, venuti a galla nell'inchiesta, la presenza di Ferré nella tribuna Vip del Parco dei Principi per una partita contro il Lione dopo che Ribes avrebbe detto ai suoi collaboratori di voler «fare lobbying» a favore di Messi, per lui legittimo candidato al Pallone d'oro in quanto vincitore, quell'anno, della Coppa America. Messi quel Pallone d'Oro, anche se il voto personale di Ferré risulta essere andato al polacco Lewandowski (con l'argentino al secondo posto), lo vinse.
Ultimo aggiornamento: Sabato 6 Gennaio 2024, 17:31
© RIPRODUZIONE RISERVATA