Italia, Mancini torna a Londra: «Contro l'Argentina si chiude un ciclo. Ripartiremo dai giovani»

Domani la Finalissima contro l'Argentina chiuderà il ciclo della squadra che ha vinto l'Europeo e aprirà quella con l'obiettivo del prossimo Mondiale

Italia, Mancini torna a Londra: «Contro l'Argentina si chiude un ciclo. Ripartiremo dai giovani»

Dopo quasi un anno dal trionfo Azzurro di Euro 2020, Roberto Mancini e la sua Italia tornano a Wembley per giocarsi un altro trofeo. L'11 luglio 2021, Giorgio Chiellini alzava al cielo la Coppa, ma a un anno di distanza il ricordo di quella gioia è sbiadito e corrotto da quella mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar. L'orgoglio di quanto fatto, però, resta e la partita di domani contro l'Argentina è un modo per scacciare definitivamente i brutti ricordi e chiudere un ciclo

Leggi anche > Messi choc: «Il Covid mi ha danneggiato i polmoni, non ho potuto correre per un mese e mezzo»

Domani, mercoledì 1 giugno la vincitrice dell'Europeo affronterà la vincitrice della Coppa America, in una «Finalissima» anche in ricordo di Diego Armando Maradona. E Roberto Mancini è apparso, in conferenza stampa, tranquillo, ma con le idee ben chiare per il futuro.

«È sempre un piacere essere a Wembley, in uno stadio così prestigioso, ancora di più per noi che qui dentro abbiamo festeggiato un titolo europeo. L’emozione è tanta».

Poi però la domanda scomoda arriva subito: le emozioni possono cancellare la delusione? «Mica tanto… Comunque è bello giocare questa partita, contro una grande Nazionale come l’Argentina. Anche noi lo siamo. Il dispiacere è non avere con noi tutti i ragazzi dell’Europeo, perché se lo meritavano.

Sarà comunque una partita divertente».

«Io continuo a credere che chi prende iniziativa e controlla il gioco ha più possibilità di vincere. Poi il calcio è bello perché può succedere di tutto e si può vincere in tutti i modi. Ma io resto della mia idea. Sceglierò sempre giocatori di grande qualità, perché per divertirsi e divertire serve grande qualità».

Poi il Ct Azzurro fa chiarezza su cosa rappresenti la Finalissima con l'Argentina e cosa si prospetta nel futuro dell'Italia del pallone: «È la partita che chiude un ciclo, che onora la squadra campione d’Europa e un capitano valoroso come Chiellini. Dalla prossima partita inseriremo dei giovani per vedere quanto valgono e cercare nuove soluzioni. Uno, due o tre giovani li metterò sempre. Poi, sia chiaro, giocheremo sempre per vincere, non per fare esperimenti. Ma l’orizzonte dev'essere il futuro. Vogliamo costruire la Nazionale che vincerà il prossimo Mondiale».

Ma Italia-Argentina significa anche Diego Maradona: «Io ho avuto la fortuna di giocarci contro e di vederlo per tanti anni in Italia. Ricordarlo in questa occasione sarà un’altra bella emozione».

Infine la domanda sui club e sull'aiuto che possono dare alla Nazionale: «Stiamo lavorando per migliorare le cose. Non possiamo entrare nelle scelte dei club e pretendere che facciano giocare i giovani, possiamo solo sperare che la percentuale del loro impiego aumenti e acquisire più conoscenze sui ragazzi di talento, seguendoli spesso da vicino, come abbiamo appena fatto».


Ultimo aggiornamento: Martedì 31 Maggio 2022, 19:54

© RIPRODUZIONE RISERVATA