Champions, domani Juventus-Monaco.
Marchisio: "Dimentichiamo il ko di Parma"

Champions, domani Juventus-Monaco. Marchisio: "Dimentichiamo il ko di Parma"

di Timothy Ormezzano
TORINO - Un'altra Juve è possibile, anzi necessaria. Quella vacanziera, entrata in infradito al Tardini di Parma, e poi uscita con le ossa rotte, non basta per stendere domani il Monaco e ipotecare le semifinali di Champions League. A maggior ragione quest'ultimo Monaco, gasato per il 3-0 a Caen che gli è valso il terzo posto provvisorio in classifica, e voglioso di bissare il colpaccio fatto negli ottavi di finale in casa dell'Arsenal (1-3).



Ma la Juve d'Emilia rischia di fare una figuraccia anche sabato prossimo, quando allo Stadium arriverà la Lazio seconda.

È questo l'avvertimento dato alla squadra prima dall'ad Marotta e Paratici (a caldo, sabato sul pullman di ritorno da Parma) e poi da Allegri (a freddo, ieri a Vinovo). La Signora deve mettere da parte ogni sogno di comodo triplete e ritrovare l'umiltà perduta. Nessun dramma, ci mancherebbe. Lo scivolone in casa degli ultimi, per giunta falliti, brucia eccome ma non intacca le sicurezze accumulate in una stagione da sogno.



La Juve distratta e svuotata di Parma ha fatto scattare, con un piccolo allarme, la voglia di reagire immediatamente per scongiurare contraccolpi psicologici. «Non abbiamo fatto una bella prova. In Champions ci dovrà essere sicuramente una squadra, una Juve diversa», sprona Marchisio su Instagram. «Con il Monaco sarà un'altra partita», assicura Allegri, convinto che «la sconfitta di Parma ci farà bene».



In fondo, il passo falso è stato compiuto da una formazione diversa almeno per metà da quella che domani affronterà il Monaco. La Juve smidollata di Parma - su tutti il desaparecido Llorente, che ha prenotato un foglio di via da Torino - domani cambierà pelle. E ritroverà la sua spina dorsale, l'asse Buffon-Pirlo-Tevez, tutti a riposo al Tardini. L'unico dubbio è legato al regista, al rientro dopo 50 giorni ai box.



Se Pirlo non potrà giocare dal primo minuto, Allegri rinuncerà al 4-3-1-2 per tornare al 3-5-2, con Ogbonna (oppure Barzagli, oggi il test decisivo) al posto di Pereyra.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 13 Aprile 2015, 10:57

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