Juve, Chiellini fa mea culpa dopo Israele.
Dal Tar no al risarcimento per Calciopoli

Juve, Chiellini fa mea culpa dopo Israele. Dal Tar no al risarcimento per Calciopoli

di Timothy Ormezzano
Mentre Higuain e Dybala preparano il loro primo tango argentino allo Stadium, sabato contro il Sassuolo, Chiellini è alle prese con un italianissimo... liscio. Il difensore è stato protagonista di qualche paurosa sbandata nelle ultime due uscite contro Francia e Israele.

Agli errori tecnici che hanno spianato la via del gol a Martial e Giroud è seguita la topica in occasione della rete di Ben Chaim, con evitabilissimo secondo giallo e tanti saluti a Italia-Spagna del 6 ottobre allo Stadium. Chiellini ha twittato un mea culpa: «Una serata no per me, per fortuna il nostro gruppo è stato formidabile portando a casa i tre punti». Di fatto, il toscano è sembrato la controfigura di se stesso. Ad Allegri il compito di disinnescare l'allarme e ritrovare Chiellini e quindi la vera BBC, il reparto su cui sono stati costruiti gli ultimi successi seriali. A maggior ragione con 7 sfide condensate nei prossimi 22 giorni, a partire dall'impegnativo trittico Sassuolo, Siviglia e Inter.

Dal campo al tribunale. Ieri il Tar del Lazio ha detto no al ricorso della Juve che chiedeva un maxi risarcimento (443 milioni) del danno subito a seguito della revoca dello scudetto 2006 e conseguente retrocessione. Il Tar ha rispedito al mittente la richiesta «ritenendo che l'intera vicenda fosse già stata trattata in un precedente ricorso presentato nel 2006, e poi abbandonato dalla Juve, che preferì ricorrere al lodo arbitrale da cui tuttavia uscì sconfitta».

La Figc ha ovviamente accolto la notizia con piacere: «Siamo chiaramente soddisfatti». La Juve ha invece dato mandato ai suoi legali di «analizzare con attenzione la decisione del Tar del Lazio e valutare i prossimi passi per tutelare le ragioni della società». Un atto dovuto. La sentenza di ieri dovrebbe aver messo il punto finale a quella che Tavecchio definì a suo tempo «una richiesta temeraria».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Settembre 2016, 09:18

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