Inter-Cesena finisce 1-1: i nerazzurri
dicono addio al terzo posto

Inter-Cesena finisce 1-1: i nerazzurri ​dicono addio al terzo posto

di Massimo Sarti
MILANO - Nella lunghissima serie di occasioni perse dell’Inter in questo tribolatissimo campionato entra anche l’1-1 di San Siro con il Cesena. Un pareggio che conferma la nuova fase di andamento lento: due punti negli ultimi tre turni, dopo le tre illusorie vittorie consecutive. La zona europea non si avvicina e la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente con i posticipi di stasera: «Vincendo avremmo potuto ancora puntare al terzo posto, ora è difficile», commenta Roberto Mancini. «Purtroppo alterniamo ancora buone prove a partite negative. Non posso essere contento».





L’Inter disputa una ripresa volitiva, anche sfortunata. Ma il peccato originale è sempre lo stesso. Un altro gol preso in maniera evitabile, con Defrel che al 30' si infila in mezzo ai centrali nerazzurri e scavalca Handanovic, ed un primo tempo sconclusionato, sottolineato dai fischi dei tifosi. «Brutto primo tempo. Nella ripresa abbiamo trovato subito il gol, ma senza concretizzare in altre occasioni. Sbagliamo cose facili, anche per la foga di vincere», prosegue il Mancio, apparso sfiduciato e con gli occhi rossi: «Ho pianto? No, lo giuro... Ma certo non sono felice perché i risultati non arrivano».

Al 48’ Palacio pareggia su assist di Icardi, ma come a Wolfsburg il gol del trenza è poco più che illusorio. Partita segnata anche per gli episodi arbitrali. Al 47’, quando Icardi segna in rovesciata, la bandierina dell’assistente è alta, ma il fuorigioco di Maurito è quanto meno dubbio. Al 51’ potrebbe starci un rigore su Dodò, anche se qualche minuto dopo è Ranocchia a rischiare su Carbonero (prima di litigare con il colombiano).



Clamoroso al 55' è anche il palo di Podolski, entrato dopo l’intervallo al posto di Kuzmanovic. Il tedesco inizialmente era stato tenuto fuori da Mancini al pari di Brozovic, nonostante i due non siano utilizzabili in Europa League. Titolare Shaqiri, che però si fa male quasi subito: un risentimento ai flessori della coscia sinistra da valutare in vista del Wolfsburg al pari del problema ad un ginocchio che mette fuori causa Dodò.



Il Cesena resiste a tratti a fatica, ma con Defrel e Rodriguez va vicino al colpaccio, mettendo i brividi alla difesa naif dell'Inter.



IL TABELLINO



Inter (4-3-3): Handanovic 5.5; D'Ambrosio 5.5, Ranocchia 6, Andreolli 6, Dodò 5.5 (17' st Santon 6); Guarin 6, Medel 5.5, Kuzmanovic 5.5 (1' st Podolski 6); Shaqiri 5.5 (24' pt Kovacic 6), Icardi 6, Palacio 6.5 (30 Carrizo, 46 Berni, 14 Campagnaro, 20 Obi, 21 Santon, 26 Felipe, 28 Puscas, 77 Brozovic, 88 Hernanes). All.: Mancini 5.5



Cesena (4-3-1-2): Leali 6; Perico 5.5, Capelli 6, Krainc 5.5, Magnusson 6; Giorgi 6, Mudingayi 6 (35' st Cascione 6), De Feudis 6 (28' st Pulzetti 6); Carbonero 6.5; Defrel 6.5, Djuric 6 (35' st Rodriguez 6) (30 Agliardi, 81 Bressan, 2 Nica, 11 Brienza, 14 Volta, 19 Succi, 28 Gaiola, 32 Moncini). All.: Di Carlo 6 Arbitro: Gervasoni di Mantova 5.5 Reti: 30' pt Defrel, 3' st Palacio Recupero: 1' e 3' Angoli: 7 a 2 per l'Inter Ammoniti: 26' pt Defrel, 46' pt Ranocchia, per gioco non regolamentare Spettatori: 28.549 **I GOL: - 30' pt: passaggio in profondità di Carbonero, tra le linee si inserisce Defrel che batte in pallonetto Handanovic - 3' st: da posizione defilata Icardi crossa al centro e Palacio impatta trovando l'1-1.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Marzo 2015, 10:06

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