Dusan Tadic, l'attaccante dell'Ajax mette al tappeto 3 rapinatori: «Li ho presi a pugni»

I malviventi lo pedinavano dopo aver messo un localizzatore sotto la macchina del calciatore e lo hanno aggredito poco prima varcasse la soglia di casa

Dusan Tadic, l'attaccante dell'Ajax mette al tappeto 3 rapinatori: «Li ho presi a pugni»

Dusan Tadic di nuovo alle prese con dei rapinatori. Soltanto un mese fa, l'attaccante dell'Ajax, fu aggredito da due malviventi armati e in quell'occasione rimase anche ferito. Questa volta, invece, i rapinatori erano in tre ma ad avere la meglio è stato proprio il bomber. 

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L'assalto

 

Potrebbe sembrare una scena di un film e invece è successo veramente ad Amsterdam: «Ho corso, ma mi hanno raggiunto con lo scooter. Uno mi ha afferrato alla gola», ha raccontato l'attaccante dell'Ajax. Ma alla fine Dusan Tadic ne è uscito incolume. Le cose sarebbero potute precipitare e, anche questa volta, il giocatore avrebbe potuto avere delle ripercussioni importanti. Ma Tadic si è difeso dall'assalto dei tre malviventi, proprio fuori da casa sua. Il giocatore serbo ha reagito riuscendo a salvarsi. 

La ricostruzione

La notizia è stata diffusa proprio dallo stesso calciatore che ha voluto raccontare la vicenda sul De Telegraf. La stella dei Lancieri, serbo di 33 anni, ha ricostruito quanto accaduto. Era a cena con un amico, poi ha fatto rientro a casa in macchina. Ma il percorso era tenuto d'occhio dai rapinatori che hanno raggiunto Tadic proprio mentre stava per varcare la soglia di casa. «Hanno messo un localizzatore sotto la mia macchina in modo che potessero seguirmi.

Quando sono arrivato a casa, due uomini hanno cercato di aggredirmi. Poi ho fatto uno sprint di 400 metri. Indossavo un abito e scarpe formali ed ero più veloce di loro», racconta.

La lotta 

«Sono saliti sul loro scooter e sono riusciti a raggiungermi. Dopo è scoppiata una rissa, ho sferrato alcuni pugni. Mi sono spostato a destra e a sinistra per separare i due che mi hanno permesso di dare un paio di pugni al loro leader. Un altro poi mi ha afferrato da dietro alla gola ma l'ho colpito con una gomitata. Dopo ho fatto un altro sprint ed è allora che li ho persi».

Il rischio corso

«Dopo cominci a capire che le cose sarebbero potute andare diversamente, ma in quel momento sei pieno di adrenalina e cominci a combattere. Anche se avessi visto che avevano 3 pistole con loro, non rinuncerei mai al mio orgoglio. Sono nato in Serbia e da bambino ho partecipato a molti combattimenti. Mi sentivo bene e forte, il nastro che avevo nelle dita in partita era dovuto al litigio. In quel momento davanti casa mia c'erano due portapizza, ma mia moglie ha giustamente deciso di mandarli via. Non ho detto niente ai miei tre figli, tengo questa cosa lontana da loro ma mia moglie era spaventata, anche i giorni dopo. Ora sta meglio», conclude la sua denuncia Dusan Tadic.


Ultimo aggiornamento: Sabato 18 Marzo 2023, 17:21

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