Destro, new look senza barba: "Al Milan
devo ambientarmi. Menez? È un grande"

Destro, new look senza barba: "Al Milan ​devo ambientarmi. Menez? È un grande"

di Luca Uccello
MILANO - Pelo e contropelo. Mattia Destro è un altro e non solo dopo essersi rasato la barba davanti alle telecamere come testimonial Gillette: «Erano quattro anni che non la facevo», sorride lui.





Un favore a Berlusconi, a cui piacciono i giocatori sbarbati e che giochino in area...

«Meglio così».



Destro, ora gioca e sente la fiducia di club, compagni e, finalmente, dell'allenatore. A Roma era diverso...

«Ora sono del Milan e penso solo a fare bene in rossonero. Farò di tutto per dare il mio contributo e meritarmi di giocare qui ancora a lungo».







Cosa lo ha spinto a Milano?

«Avevo voglia di dimostrare e di far vedere quello che valgo. Conosco le mie qualità e la fiducia non la perdo da una domenica all’altra».



A Roma, però, si lottava per lo scudetto a Milano invece no?

«L'obiettivo della stagione è continuare a fare punti per raggiungere un posto importante in classifica, ritornare in Europa. D'ora in avanti abbiamo l’obbligo di vincere contro chiunque. Andremo in campo solo per quello».



Vittoria col Cesena, ma il momento resta difficile?

«Per uscire dalla crisi dobbiamo trovare continuità, vincere 2 o 3 partite di fila sarebbe importante per avere maggiore fiducia».



Nel Milan di oggi è dura per un attaccante...

«Devo ancora entrare nei meccanismi del mister e della squadra. Ma devo solo continuare a lavorare e avere pazienza. E' stato bello segnare il primo gol per il Milan. Farlo a San Siro è stato emozionante. Non mi voglio fermare: il mio sogno è quello di fare gol tutte le domeniche. Spero di farne tanti a tutte le squadre».



Il rapporto con Menez?

«Jeremy non è un problema, mi devo adattare ai nuovi meccanismi e cercherò di farlo confrontandomi con il mister e con i compagni».



Dovrà cambiare il suo modo di giocare?

«Non è facile, mi sto impegnando per riuscirci. Qui devo cercare di svariare maggiormente in area di rigore, non sarà un problema provare a farlo».



L’idolo di Mattia Destro?

«Da bambino mi piaceva molto Ibrahimovic. Era un attaccante completo che faceva cose strepitose. Per arrivare a grandi livelli ci vuole costanza, sacrificio e costanza negli allenamenti. L'amore che ho per questo sport è talmente grande che mi piace fare questi sacrifici».
Ultimo aggiornamento: Martedì 24 Febbraio 2015, 11:46