Fioretto, doppio oro mondiale per l'Italia
contro i padroni di casa della Russia

Fioretto, doppio oro mondiale per l'Italia ​contro i padroni di casa della Russia

di Marco Lobasso
ROMA - Fantastica Italia. L'ultima giornata dei Mondiali di scherma, a Mosca, regala due medaglie azzurre con il doppio oro conquistato dalle squadre femminile e maschile del fioretto, in due finali dominate contro i padroni di casa della Russia.





Due medaglie che portano il bottino azzurro finale a quota cinque, con ben quattro titoli (Rossella Fiamingo nella spada, sciabola maschile a squadre, fioretto femminile a squadre, fioretto maschile a squadre), e una di bronzo (Arianna Errigo nel fioretto), che proiettano l'Italia al secondo posto del medagliere, dietro i padroni di casa della Russia.

La doppia sfida tra l'Italia e la Russia del ct, ex azzurro, Stefano Cerioni, inizia con le azzurre che, dopo l'ormai consueto inno in pedana, sin da subito impongono il loro ritmo.



Elisa Di Francisca, Arianna Errigo, Martina Batini e Valentina Vezzali (che in finale non gareggia) si impongono per 45-36, lasciandosi andare ai festeggiamenti in pedana per scaricare la tensione. il Dream Team si conferma così per la terza volta consecutiva sul tetto del mondo dopo i successi di Budapest nel 2013 e di Kazan dello scorso anno.

Il successo di Di Francisca e company è il preludio alla seconda sfida, quella maschile. L'assalto è più difficile.



Andrea Cassarà, Andrea Baldini, Daniele Garozzo e Giorgio Avola lo affrontano con decisione lottando punto a punto, mantenendosi sempre in vantaggio, tranne un unico parziale, quello del 20-19 in favore dei russi. A chiudere è Andrea Baldini, giunto in Russia solo per la gara a squadre e quindi voglioso di dare il massimo. È lui a mettere a segno la stoccata del 45-38 che dà il via alla festa azzurra. Gli azzurri del fioretto tornano sul gradino più alto del podio dopo i mondiali del 20. «È un gruppo fantastico che soprattutto nelle difficoltà riesce a dare il massimo», è il commento a caldo del commissario tecnico, Andrea Cipressa. «Questi successi non solo ripagano i grandi sacrifici, ma soprattutto riscattano le prove individuali opache. Ipotechiamo la qualificazione a Rio 2016».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Luglio 2015, 14:10
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