«Feste, alcol e kebab», la vita dell'atleta Eilish McColgan: la svolta (e le medaglie d'oro)

Di notte, dopo le serate, digitava su internet "il posto migliore dove mangiare da ubriachi"

«Feste, alcol e kebab», la vita dell'atleta Eilish McColgan: la svolta (e le medaglie d'oro)

di Redazione Web

Cardio, dieta ferrea e tanto riposo. Quando ci si imbatte nella storia di un'atleta si pensa che siano questi i punti cardini del suo stile di vita che precede il podio, le medaglie d'oro e le standing ovation del pubblico.

Titoli vinti e Olimpiadi sono sì, le vittorie raggiunte dalla mezzofondista britannica Eilish McColgan, di 33 anni, ma cosa si nasconde dietro i traguardi raggiunti e gli allenamenti pre gara? 

I retroscena 

La risposta è "Helicopter Burger" con bacon, patatine, salsiccia, polpette di manzo e uovo fritto, confezionati in un gigantesco panino.

Eilish McColgan, prima di aggiudicarsi la medaglia d'oro ai Giochi del Commonwealth 2022 nei 10000 metri piani, conduceva la vita di una classica studentessa della sua età che tra università, sbronze e cibo spazzatura, si allenava di tanto in tanto, ma senza grandi risultati. E soprattutto senza grandi ambizioni. 

In "Eilish McColgan: Running in the Family", la campionessa ha rivelato: «Andavo a letto alle 3 del mattino, mangiavo kebab ogni sera dopo le feste in discoteca e dopo aver bevuto tanto cercavo su internet "il miglior posto dove trovare cibo da ubriachi"».

Nonostante gli allenamenti da quando era solo una ragazzina, «Non ero un'atleta professionista, correre era un hobby. Non avevo alcuna vera ambizione di andare alle Olimpiadi. Non pensavo di essere abbastanza brava. Non sentivo di mettere a repentaglio qualcosa conducendo quel tipo di vita». Poi, qualcosa in lei è cambiato.

La scelta

Anche se l'atleta si dedicava a festini e fast food, non c'era nulla che potesse impedirle di arrivare in orario agli allenamenti guidati dalla madre Liz, campionessa mondiale dei 10.000 metri nel 1991, che organizzava al club di atletica Dundee Hawkhill Harriers. Sarebbe stata proprio la mamma a spingere sua figlia al fronte, incoraggiandola a fare sempre di più e ad abbandonare quello stile di vita poco sano che comprometteva i suoi risultati.

Davanti al bivio, l'atleta ha scelto di percorrere la strada della vittoria e i giorni in cui beveva drink fino alle 3 di notte sono ormai un lontano ricordo.


Ultimo aggiornamento: Domenica 24 Dicembre 2023, 16:24
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