Ted Danson: "CSI? Più facile girarlo
che vederlo. Ora voglio fare commedia"

Ted Danson: "CSI? Più facile girarlo ​che vederlo. Ora voglio fare commedia"

di Alessandra De Tommasi
MONTECARLO – Non posso immaginare il futuro della mia carriera senza la commedia: anche se il senso dell'umorismo resta il marchio di fabbrica di Ted Danson, al Festival della tv di Monte-Carlo confessa che non lascerebbe mai CSI, la scientifica di Las Vegas e il suo D.B. (la stagione 14 va in onda su FoxCrime ogni gioved).





Cosa le ha dato CSI?

«È il lavoro più duro che abbia mai fatto: oltre al personaggio, c'è tutto il mistero forense da raccontare. Eppure non ne saprei fare a meno, mi sento al sicuro. Sono contento che il franchise continui con Patricia Arquette e CSI: Cyber sui pericoli della rete».



Tempo di bilanci?

«A 20 anni pensavo solo a diventare una star del cinema, ora mi concentro sui miei nipoti. Lavorare nella città in cui vivo è una benedizione: basta telefonate dalle camere degli hotel per chiedere a mia moglie come stanno i figli».



Guarda la serie con loro?

«No, da spettatore mi inquieta: è più facile girarla che seguirla in tv. Non mi piacciono gli show sui crimini veri e il lato oscuro dell'umanità non mi ha mai affascinato».



E “Cin Cin”?

«È stato un successo ma CSI è un altro pianeta, anche se Sam Malone, in un bar circondato da alcolisti era più triste di D.B., anche se comunque cerco di portare un po' di gioia anche nella scientifica».



Farebbe il regista?

«Sarei pessimo: sono troppo emotivo e la butterei sul personale».



La pensione è lontana?

«Quando mi hanno offerto questa parte ero al cinema. Al telefono il mio agente mi ha detto: “Vuoi fare CSI?”. E io: “Sì”. E ho chiuso: zero dubbi, quindi non scherziamo… sto vivendo il periodo più felice della mia vita!».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Giugno 2014, 10:27
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