Monica Leofreddi: «Investita da un van ed umiliata, nessuno mi ha aiutato. Non ho avuto il coraggio di denunciare»

Silvia Toffanin ha ospitato nel salotto di Verissimo la conduttrice che ha parlato sia della sua vita privata che professionale

Monica Leofreddi: «Investita da un van ed umiliata, nessuno mi ha aiutato. Non ho avuto il coraggio di denunciare»

di Cristina Siciliano

Silvia Toffanin nella puntata del 16 marzo ha accolto nel salotto di Verissimo ospiti di spicco. La conduttrice ha incontrato Monica Leofreddi che si è raccontata a cuore aperto: dalla sua vita privata a quella professionale. La showgirl ha anche parlato del terribile incidente che ha messo a repentaglio la sua vita. «L'autista non mi ha soccorso», ha commentato.

 

 


L'incidente 

Monica Leofreddi è stata investita da un van a Roma che non si è accorto della sua presenza. «L'autista ha pensato che io fossi una di quelle persone che volesse fare qualche truffa - ha sottolineato Monica Leofreddi -.

Non mi ha soccorso e mi ha urlato contro. Nessuno è intervenuto per chiedermi come stavo. Si erano paralizzati tutti dalla paura ma non vedevano la realtà. Non ho denunciato e non ho preso la targa, mi sono sentita umiliata. Non mi credevano, pensavano stessi fingendo. Non ho avuto la forza di reagire, mi sono sentita impotente. Il primo a soccorrermi è stato il tassista. Sono tornata a casa in lacrime. Ci ho messo molti giorni a riprendermi psicologicamente, lo ammetto».


Gli insegnamenti di mamma Carolina

Monica Leofreddi ha raccontato a Silvia i preziosi valori che le ha trasmesso l'amata mamma Carolina. «Penso che in qualche modo la famiglia rappresenti le fondamenta di quello che siamo - ha sottolineato Monica Leofreddi a Silvia Toffanin -. Mia mamma è di un'altra generazione e si è sposata molto giovane e intorno ai 40 anni ha deciso di prendere la patente e di iniziare a lavorare. Ha deciso di essere indipendente. Questo mi ha segnato molto». 

 

Il dolore della perdita di Emilio

Monica Leofreddi ha da poco affrontato un immenso dolore: la perdita del fratello Emilio. «Il 22 luglio dello scorso anno ho perso mio fratello. La cosa peggiore che potesse accadere soprattutto per mia mamma. Il mio è un dolore di serie b, perché è mancato a mia mamma, a mia nipote e ovviamente a sua moglie. In questo caso come sorella l'ho vissuto come se non potessi permettermi il lusso di soffrire. Mi manca tantissimo, con lui avevo un bellissimo rapporto. Lui era più grande di me di sette anni ed io da bambina lo vedevo perfetto».


Ultimo aggiornamento: Sabato 16 Marzo 2024, 19:03
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