L'Amica geniale strega Venezia. Costanzo: «Le protagoniste? Scelte a prima vista»
di Ilaria Ravarino
Estremamente fedeli alle pagine di Ferrante, le prime due puntate de L'Amica geniale raccontano - con voce fuori campo di Alba Rohrwacher - lo sbocciare dell'amicizia tra Lila e Lenù, nata tra i banchi di una scuola rionale della Napoli anni 50: una trasposizione in carta carbone che non delude le aspettative dei fan del libro, sacrificando ritmo a precisione. Finisce cosi che nelle prime due puntate il cuore della saga, cioè l'amicizia fra le due bambine, finisca in secondo piano rispetto alla descrizione del contesto in cui si svolge, il quartiere popolare. Che Costanzo sceglie di raccontare nella chiave di un neorealismo 2.0, un po' manierista e un po' piacione (con tanto di citazione del classico Roma Città Aperta) a uso e consumo del pubblico internazionale.
Una partenza diesel che promette però di ingranare nelle puntate successive, una volta superata la necessità di introdurre, ai pochi che ancora non lo conoscono, il mondo di Ferrante, i cui romanzi sono stati tradotti in 40 paesi. Le fondamenta della storia sono solide, le attrici in parte, perfetti anche i volti delle Lila e Lenù adolescenti Margherita Mazzucco e Gaia Girace: «Lavorare con loro è stato un privilegio più che una responsabilità», ha detto Costanzo, specificando che «far parte di un progetto così grande non mi ha mai spaventato, perché come direzione avevo un nucleo molto piccolo da conservare». Serie Hbo-Rai Fiction e Timvision, prodotta da Wildside e Fandango, la prima stagione de L'Amica geniale andrà in onda in autunno su Rai Uno, Rai Play e Tim Vision.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 3 Settembre 2018, 08:27
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