Una vittoria annunciata, faccia biforcuta dello stesso successo. Da una parte, il brano STEFANIA (Kalush Orchestra)- mix di rap, folk, pop - e la performance piacciono. Dall’altra, l'inevitabile compartecipazione per la situazione politica che stanno vivendo ha fatto il suo. Così i Kalush Orchestra vincono la 66esima edizione dell’Eurovision Song Contest.
Eurovision, boom di ascolti per la finale: oltre 6,5 milioni di telespettatori e il 41,9% di share
«Cercheremo per l’anno prossimo di ospitare l’Eurovision in una Ucraina, nuova e integrata», dice ai giornalisti il rapper della band, Oleh Psjuk durante la conferenza di rito post premiazione. «Voglio dire grazie a tutti e a tutte le nazioni che ci hanno votato. In questo momento, ogni vittoria nel nostro paese è molto importante. Anche la cultura e la musica ucraina sono state attaccate».
I proventi ad un'associazione umanitaria
I Kalush Orchestra - i cui «proventi netti» del brano “STEFANIA (Kalush Orchestra)” saranno donati, come da comunicato, da Sony Music Entertainment «a un’associazione umanitaria scelta dalla band», stasera saranno da Fabio Fazio a “Che tempo che fa” (Rai3). «Abbiamo un permesso speciale di ancora due giorni. Poi torneremo in Ucraina. Non sappiamo cosa faremo. Siamo pronti a combattere e andare avanti fino alla fine.
I Kalush Orchestra avevano rischiato la squalifica
L’appello sul palco era costato loro il rischio della squalifica (che l’executive superviser e il producer ESC non hanno poi «preso in considerazione»): «Vi chiedo di aiutare l’Ucraina, Mariupol e di aiutare Azovstal adesso» recitava l’appello. L’Eurovision, nella sua “natura apolitica”, vieta per regolamento un qualsiasi messaggio riconducibile a un possibile contrario. «Se il prezzo di questo appello fosse stato la squalifica lo avremmo pagato», ribatte Oleh. «Zelinsky non lo abbiamo sentito ancora - continua - È impegnato in cose più importanti per ora».
Il presidente ucraino prima della loro esibizione aveva pubblicato un video su Telegram per sostenerli: ”Europa vota i Kalush Orchestra di Kiev”. Per poi tornare a farsi sentire a notte fonda, dopo la vittoria, su Instagram: “Il nostro coraggio impressiona il mondo. La nostra musica conquista l’Europa. L’anno prossimo l’Ucraina ospiterà l’Eurovision. Per la terza volta nella storia, e credo non per l’ultima volta. Faremo di tutto per ospitarvi a Mariupol, libera, tranquilla, restaurata”. E chiude: “Certo, il nostro accordo vincente nella battaglia con il nemico non è lontano. Gloria all’Ucraina”.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Maggio 2022, 10:34
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