Floris, debutto flop a La7: solo l'1,45%
di share per 'DiciannoveEquaranta'

ROMA - Lasciare la strada vecchia per la nuova, come recita il proverbio, � sempre un azzardo. Difficilmente per� Giovanni Floris si sarebbe aspettato un risultato tanto poco lusinghiero alla sua prima apparizione su La7: nonostante durante l'estate il suo trasloco da Rai3 alla rete di Cairo abbia riempito le pagine dei giornali, il debutto del quotidiano DiciannoveEquaranta, luned�, � stato infatti seguito soltanto da 258.000 telespettatori, pari all'1,45% della platea televisiva.





«Siamo ancora nel clima di rientro dalle vacanze – spiega Giorgio Simonelli, docente di Giornalismo radiofonico e televisivo all'Università Cattolica di Milano – quell'orario va bene a novembre, non all'inizio di settembre, quando la gente sta ancora facendo l'aperitivo all'aperto. Tanto più che nella nostra televisione c'è un'overdose di informazione, non c'è ancora la voglia di vivere spasmodicamente una novità». «Credo che sia stata sbagliata la strategia – prosegue – doveva partire prima il programma più importante, il talk di prima serata, e poi, dopo uno o due lunedì, la striscia quotidiana: non si fa trainare un carrarmato da una Cinquecento».



E mentre Floris gioca la carta del presidente della Lazio e consigliere federale Lotito per la rimonta, in Rai si scaldano i motori per la nuova stagione di Ballarò, che sarà condotta da Massimo Giannini, ex-firma di Repubblica. «Ci sarà più di un comico, una rotazione virtuosa», ha spiegato il giornalista a Miracolo italiano, su Rai Radio2, a proposito del successore di Maurizio Crozza. Quanto alla notizia, data ieri da Bruno Vespa, che nel programma ci sarà anche Alessandra Ghisleri, da anni considerata la sondaggista di fiducia di Silvio Berlusconi, ha commentato: «Vespa è un'istituzione, il Gran Visir e ci inchiniamo... ma non troppo!».

---

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Settembre 2014, 11:13
© RIPRODUZIONE RISERVATA