Carlo Verdone e la passione per le foto: «Roma dall'alto è unica». Quel messaggio che inviò a Sorrentino

L'attore ospite di Francesca Fialdini a “Da noi…a Ruota libera” si racconta in un’intervista a tutto tondo nell’inedita ‘veste’ di fotografo

Carlo Verdone e la passione per le foto: «Roma dall'alto è unica». Quel messaggio che inviò a Sorrentino

di Redazione web

Carlo Verdone ospite di Francesca Fialdini a “Da noi…a Ruota libera” si racconta in un’intervista a tutto tondo nell’inedita ‘veste’ di fotografo: «Nei luoghi del cuore si ripensa ai legami, si torna figli, la fotografia mi lega ancora oggi a mio padre».

Carlo Verdone a Da noi a ruota libera

Una passione liberatoria per l’attore e regista romano: «Roma dall’alto è sempre unica, i tramonti sono speciali». Foto di cieli, di vortici di nuvole: «Ho mandato una di queste foto con i vortici, fatta dal terrazzo di casa mia a Sorrentino e gli ho detto ‘Ecco la mia grande bellezza’ e lui ha molto apprezzato». «Il lavoro che faccio è in mezzo a tanta gente, un diluvio di parole, non ho mai la possibilità di girare un momento di poesia, un paesaggio.

Fotografare è una reazione al mio lavoro».

La preghiera come la fotografia: «E’ una forma di ringraziamento, oggi siamo molto distratti, non facciamo caso alla bellezza. Si riflette solo quando siamo soli, in tranquillità». «I luoghi del mio cuore sono qui, come Ponte Sisto, proprio dove sono nato. Qui ho visto per la prima volta Gian Maria Volontè, che ho solo ringraziato educatamente per i suoi film». Francesca Fialdini arriva più a fondo nella vita e nel passato di Verdone: «Un tempo c’erano le bische clandestine, dove andavo io si giocava con i flipper, c’erano personaggi incredibili e ho preso spunto da uno di loro per Silvano, in “Troppo Forte”, il suo rapporto quasi sessuale con il flipper fu il primo ciak!»


Ultimo aggiornamento: Domenica 14 Aprile 2024, 19:12
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