Rai, Benigni come il Real Madrid:
la vera qualità costa molto

Rai, Benigni come il Real Madrid: ​la vera qualità costa molto

di Fabio Maccheroni
Non c'è dubbio che la Rai avrebbe potuto spendere i soldi investiti su Roberto Benigni in altro modo. Ma quale altro modo? In un'edizione speciale di Ballando con le stelle?





Benigni costa molto. Anche il Real Madrid, ma è quello il punto d'arrivo dei club professionistici. Lo spettacolo d'alto profilo costa. Le grandi serie che vediamo su Sky Atlantic costano più di Romeo e Giulietta (questi sì soldi buttati). Benigni è di alto profilo. Ha affrontato un tema non soltanto difficile, ma scomodo: Dio, i Dieci Comandamenti, sottolineandone la modernità: la libertà, l'amore, il diritto al riposo, l'ordine perentorio «dell'Autore» affinché gli uomini non usino il suo nome per fini ingiusti (tocca l'Isis).



Nei Dieci Comandamenti (i primi tre commentati lunedì, gli altri ieri sera) Benigni ha riletto la nostra vita, i nostri miti, in qualche modo l'origine dell'articolo 18, il diritto al riposo che Dio estende agli animali. Tutto col disincanto di un uomo (forse) credente, ma figlio del terzo Millennio, quindi incline a sorridere di un Mosè gettato nel Nilo in un cesto, raccolto, salvato e, poi, balbuziente, trasformato dal Signore del portatore della Parola. Si sorride, si riflette. In tanti, come alle partite del Real, che costa più del Cittadella.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Dicembre 2014, 08:29
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