Le sigle delle serie tv, da Mork&Mindy a Stranger things: ecco le più belle

Le sigle più belle delle serie tv: da Mork&Mindy a Stranger things

di Paolo Travisi

Oggi le serie tv, sono un flusso continuo che si può scegliere H24, tutti i giorni della settimana, senza sosta e sulle piattaforme di streaming, sono le copertine il primo gancio, che può intercettare il gusto degli utenti.

Poi viene la sigla, ed ovviamente il contenuto. Un tempo, quando cioè le serie tv erano mandate in onda solo sui canali generalisti, la sigla era il primo impatto e molte serie tv degli anni 80 e 90 restano impresse ancora oggi, proprio perché si ricorda la canzone, il ritornello o il motivo musicale. Leggo ha deciso di "ricostruire" ed elencare alcune delle sigle più popolari, il cui suono è inconfondibile e porta subito la nostra memoria al titolo della serie tv, al di là dei nostri gusti o preferenze.

Mork e Mindy

Alzi la mano chi non ricorda "na-no na-no la tua manooo", la sigla italiana della sit-com Anni Settanta, Mork e Mindy, che nacque come spin-off di Happy Days, in cui fa il suo esordio un grande comico, purtroppo scomparso, Robin Williams, nei panni di un alieno proveniente dal pianeta Ork mandato sulla Terra per studiare il comportamento degli umani. La sigla italiana venne cantata da Bruno D'Andrea, ma scritta da Luigi Albertelli, autore di molte canzoni di successo, ma anche di molte sigle di cartoni animati degli anni 80.

Happy Days

Un jukebox, un disco che gira, la scritta fluo Happy days, e quel refrain "Monday, Tuesday, Happy days..." composto da Norman Gimbel e Charles Fox nel lontano 1974, autori di altre sigle memorabili, tra cui Love Boat e Wonder Woman, oltre che della celebre hit, Killing me softly. Curioso ricordare che nelle prime due stagioni di Happy days, la sigla di apertura era in realtà Rock around the clock di Billy Haley, e questa era quella di chiusura. Ma dalla terza stagione (ce ne furono in totale 11) la sigla fu promossa in apertura.

Love Boat

Mare profumo di mare..., inconfondibile la voce di Little Tony che canta la sigla d'apertura di Love Boat, serie tv ambientata su una nave da crociera americana, in cui passeggeri ed equipaggio hanno avventure romantiche e divertenti. La serie, prodotta tra il 1977 e 1987, aveva un cast fisso, l'equipaggio della nave, ed in ogni puntata dello show, nuovi attori interpretavano i passeggeri ospiti, spesso artisti molto conosciuti in America.

Twin Peaks

La serie creata da David Lynch, andò in onda in America nell’aprile del 1990, e due sono i ricordi più nitidi legati alla serie tv: la frase-tormentone "chi ha ucciso Laura Palmer?" e l'inconfondibile intro della della sigla - che poi è stata usata anche come colonna sonora interna alla serie - composta nel 1989 da Angelo Badalamenti e David Lynch. Love theme from Twin Peaks, questo il nome della sigla, che venne creata in soli venti minuti e di cui il regista disse, rivolgendosi al compositore: “Hai appena scritto il 75% della colonna sonora. E’ il senso di tutto, è Twin Peaks”. E aveva ragione.

Willy, Il principe di Bel Air

La sigla di Willy, Il principe di Bel Air, fece conoscere in Italia, il talento comico di Will Smith, ancora uno sconosciuto, che si divideva tra rap e recitazione. La sit-com nasce all'inizio degli Anni '90 ed andò avanti fino al 1996, dopodiché l'attore americano divenne una star planetaria, con film come Bad Boys e Men in black. Nella sigla, che nella versione italiana viene cantata da Edoardo Nevola, doppiatore di Will Smith, il personaggio della serie racconta in sintesi la sua vita, originario di Filadelfia arriva nel lussuoso quartiere di Los Angeles, Bel Air, per vivere insieme ai ricchi parenti nella loro villa. La sigla originale Yo Home to Bel-Air è stata scritta ed eseguita da Smith, la musica è stata composta da Quincy Jones. 

Friends

"I'll be there for you", ritornello e titolo della canzone dei The Rembrandts, che fu usata come sigla della più celebre sit-com degli anni Duemila, Friends. La serie tv, andata in onda per dieci stagioni, dal 1994 al 2004, raccontava le vicende di un gruppo di sei amici a New York, intepretata tra gli altri, dall'attrice che fece più successo al cinema, Jennifer Aniston.

La canzone fu composta appositamente per Friends, e solo successivamente divenne una canzone vera e propria.

The X-Files

Mistero, suspense, indagini sul paranormale, cioè X-Files, serie cult degli anni Novanta, che vedeva impegnati due agenti dell'FBI, interpretati da David Duchovny e Gillian Anderson, in indagini su casi particolari tra fantascienza e horror. La musica della sigla fu creata dal compositore della serie, Mark Snow, che trovò quel particolare effetto, quasi per caso: "appoggio il gomito sulla tastiera e c’è un riproduttore di eco che ripete questo suono. Quello diventò l’accompagnamento alla melodia principale". L'estetica della sigla, realizzata da Bryant, Jonhsen e Castle, insieme alla musica è diventata uno dei motivi, musicali e visivi, più noti nel mondo della televisione.

Dawson's Creek

Teen drama molto popolare a cavallo del nuovo millennio, Dawson's Creek, può considerarsi l'erede di Beverly Hills 90210, nella generazione successiva di adolescenti. La sigla introduttiva era basata sulla canzone di Paula Cole, I don't want to wait, che venne scelta come extrema ratio, dopo che sfumò l'acquisto dei diritti per la canzone di Alanis Morisette, Hand in My Pocket. Curioso il fatto, che da novembre, la serie tv è disponibile anche nel catalogo Netflix, che per per una questione di diritti ha cambiato la canzone della sigla, non più quela di Paula Cole, ma Run Like Mad di Jann Arden.

True Detective 

Sigla recente quella della prima stagione di True Detective, il cui stile visivo, molto innovativo, fatto di transizioni visive, sovrapposizioni e sequenze in slow-motion, è stato copiato già diverse volte in altre sigle (anche italiane). Bellissima la canzone, Far From Any Road, della band alternative country “The Handsome Family”, che negli anni della serie tv, in cui i protagonisti erano i poliziotti, Matthew McConaughey e Woody Harrelson, passò anche in radio. L'ideatore, Patrick Clair, ha vinto un Emmy per la sigla della serie.

Stranger Things

Tra le sigle delle serie tv degli ultimi anni, non si può dimenticare Stranger Things, serie di culto già dopo la prima stagione, che gioca sull'effetto nostalgia per gli Anni Ottanta, ambientazione, look dei personaggi ed ovviamente le musiche. La sigla d'apertura, graficamente debole, si affida a Dirge, composizione di Kyle Dixon e Michael Stein, membri dei Survive, band che usa synth e musica elettronica, che sembra aver scritto il brano scelto per Stranger Things direttamente negli anni '80. Per la serie i Survive hanno riadattato alcuni loro vecchi brani, di cui fa parte anche il tema della sigla.

Classe di ferro

"E' la storia di uno, di uno regolare, che poi l'hanno mandato a fare il militare" iniziava così la sigla di Classe di ferro, serie tv italiana (non memorabile per la verità), che raccontava di un gruppo di giovani alle prese con il servizio militare di leva obbligatorio. Ambientata alla fine degli anni Ottanta, del cast corale facevano parte Giampiero Ingrassia, Paolo Sassanelli, Rocco Papaleo e Adriano Pappalardo. Il motivo per cui scriviamo della sigla di questa serie, è perché a cantarla era Lorenzo Cherubini, Jovanotti, che proprio in quegli anni faceva il suo esordio nelle classifiche della musica italiana, con E' qui la festa?, Gimme five, contenuta nel suo primo album Jovanotti for president.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 20 Novembre 2020, 19:05
© RIPRODUZIONE RISERVATA