Nino D’Angelo: «La ricchezza stanca, i portoni della povertà li ho sfondati con la speranza»

Il cantante napoletano ha abbandonato presto la scuola ed ha iniziato a lavorare come commesso in un negozio di scarpe

Nino D’Angelo: «La ricchezza stanca, i portoni della povertà li ho sfondati con la speranza»

di Cristina Siciliano

Nino D'Angelo, in quarant'anni di attività ha scritto brani che hanno fatto sognare i napoletani e magari anche innamorare. Primo di sei figli, il cantante napoletano non ha mai nascosto di aver vissuto un’infanzia molto difficile a causa delle condizioni economiche della famiglia, in cui lavorava come operaio solo il padre Antonio. Per questo motivo, Nino D'Angelo, è stato costretto ad abbandonare presto la scuola iniziando a lavorare come commesso in un negozio di scarpe, poi  come gelataio alla stazione di Napoli Centrale e saltuariamente come cantante ai matrimoni. E proprio nelle ultime ore, il cantante napoletano ha spiegato cosa c'è di bello per lui nella «povertà».

Le parole di Nino D'Angelo

«La povertà ti fa arrivare alla felicità subito, basta una piccola cosa - ha raccontato Nino D'Angelo in un'intervista a la Repubblica -.

Al contrario della ricchezza, che stanca. Noi abitavamo in otto in una stanza, la disoccupazione per coinquilina. Non c’era tempo per la noia. Non credeva nel merito, è diverso. Il mio papà? Da rassegnato, si fidava più della raccomandazione. Siccome non ne avevo, per proteggermi dalle delusioni, diceva che non sarei andato lontano. Io invece, con la speranza, ci aprivo i portoni. E lo smentii. Ma sul fatto che eravamo poveri fra i poveri aveva ragione».

Il cantante ha aggiunto: «Prima di cantare ai matrimoni e nei ristoranti, lavoravo in una fabbrica di suole e vendevo caffè sui treni Napoli-Formia, ma fu vendere gelati alla stazione centrale che mi formò. Incontravo fratelli inguaiati e scelsi da che parte stare. La strada non è un luogo, è vita. È quando ti dividi una sigaretta e la disperazione. Vedevo vagoni di migranti, in lacrime verso la Germania».


Ultimo aggiornamento: Venerdì 12 Gennaio 2024, 18:10
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