Dimartino: «Io, tra Lucio Battisti e la mia Palermo» in concerto al Monk di Roma
di Ilaria Del Prete
Cosa bisogna aspettarsi da questo live?
«È denso, molto “suonato”. Con me ci sono il batterista Giusto Correnti, il pianista Angelo Trabace e Simona Norato alla chitarra, che hanno lavorato con me negli anni. Ha il sapore familiare del ritorno a casa. Mi piace pensarlo simile a un rito»
L’album Afrodite arriva a quattro anni dall’ultimo. Cosa è cambiato?
«Ho acquisito esperienza. Conosciuto persone. Fatto viaggi. Mi sono arricchito di storie. L’approccio alla musica è rimasto invariato».
Quali sono i temi?
«La nascita di mia figlia mi ha fatto riflettere sulla paura di perdere un altro essere umano. Il disco è anche pieno di rimandi legati alla mia città, Palermo. Dagli anni ‘90, dopo le stragi, ad oggi, che è tornata a essere molto accogliente, in cui le culture si mescolano e si arricchiscono a vicenda».
L’hanno paragonata all’ultimo Lucio Battisti. Quanto sente l’influenza della musica degli anni ‘70?
«In questo disco l’ho citato in maniera involontaria, ma quello è stato un periodo felice della musica italiana. Volevo trovare una terza via, fare di Battisti qualcosa di contemporaneo».
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Ultimo aggiornamento: Martedì 14 Marzo 2023, 09:00
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