Briga non si regola: «Un singolo, il nuovo disco e poi ...MI SPOSO»

Briga non si regola: «Un singolo, il nuovo disco e poi... MI SPOSO»

di Rita Vecchio

MILANO - È con “Non mi regolo” che Mattia Briga inizia i festeggiamenti per i dieci anni di carriera. Il rapper romano pubblica stanotte il nuovo singolo che scherza sul ritornello e flow a tutto rap. Un feat. con Gemitaiz e Il Tre che firmano il testo insieme a Briga per la produzione musicale di Sine. 


La copertina è disegnata dal tatuatore Lugosis, metà cartoon (tre cani) e metà realistica (la foto dei tre rapper del singolo), mentre il video sarà pubblicato domani, alle 14. Con questo singolo, Briga ritorna dopo tre anni dall’album più cantautorale, “Che Cosa Ci Siamo Fatti”. I festeggiamenti continueranno con l’uscita del disco rap a dicembre, con tante altre collaborazioni. 


Non mi regolo: un monito? 
«Un gioco di parole per auto celebrare una strofa altamente tecnica con un flow molto figo. Ho pensato che sarebbe stato perfetto incastrare il feat con Davide (Gemitaiz, ndr), uno dei rapper più forti, e con Il Tre. Un confronto a tre». 


E nella vita privata, in cosa non si regola? 
«Sono un po’ rigido, ho un carattere forte. Non ho mezzi termini. Sono uno di pancia. Spesso Auri (l’attrice Arianna Montefiori, la sua compagna, ndr) ci resta male e io le chiedo scusa prostrandomi ai suoi piedi (ride, ndr). È la persona più bella e buona del mondo. Il 18 dicembre diventerà mia moglie». 


Come se lo immagina quel giorno? 
«Uno dei più emozionanti della mia vita.

Spero che Roma ci regali una bellissima giornata di sole. Sarà un matrimonio immerso nella cultura e nell’arte». 


Non si sposerà mica in Vaticano? 
«Ebbene sì. Abbiamo fatto la prova dell’organo, uno splendido strumento che risale all’800». 


Tornando al singolo. La strofa che le piace di più? 
«Quella del Plaza a NY (l’Hotel di “Mamma ho perso l’aereo”). Quella che finisce con ù, (wooo), quella di soldi, figa, e BMW». 


Allegoria del mondo rap? 
«Si, peccato che non è una Lamborghini, e che è con conducente, e non mia».


“Queste all’estero sono di un altro pianeta…/Però in cucina la pasta col ketchup”. 
«Parlo di donne spigliate e veloci che poi non si sanno cucinare un piatto di pasta. Per la serie: va bene inseguire i propri obiettivi, ma non con superficialità». 


Che pensa dei live? 
«Che ci sono stati due pesi e due misure. Su tante cose hanno dato il via libera. A quelli come me, hanno negato il diritto al lavoro». 


E Sanremo? 
«Un bellissimo palcoscenico. Se accade, bene. Ma non è fondamentale per il mio percorso. Sono contento per i Måneskin: bravissimi, romani, rimasti umili e ancorati alle origini».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Ottobre 2021, 10:51
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