Björk in Italia, il concerto a Milano: una valchiria su un palco fantasmagorico

Cornucopia tour è essenziale (nonostante la scenografia e la grafica imponenti) e i contrasti sono giocati tra ombre e luci

Björk in Italia, il concerto a Milano: una valchiria su un palco fantasmagorico

di Rita Vecchio

Chimera e illusione, bellezza e meraviglia. Björk afferra lo spettatore e lo conduce nel suo mondo spettacolare e inesplorato, tra fiori giganteschi e figure mai viste. E’ approdato a Milano il Cornucopia tour che ha riportato ieri sera in Italia la cantante islandese dopo il concerto alle Terme di Caracalla di Roma del 2018. Primo live a Milano, al Forum di Assago, seconda data il prossimo 23 settembre a Bologna. Non un concerto infinito, di quelli interminabili con in scaletta tutta la discografia. Cornucopia tour è essenziale (nonostante la scenografia e la grafica imponenti) e i contrasti sono giocati tra ombre e luci, figure paradisiache e mostruose, a rimarcare l’incontro tra onirico e reale, tra magia e forze oscure che soprattutto verso la fine, volteggiano nel maxi schermo. Un’ora e mezza di spettacolo che inizia con “The Gate”, “Utopia”, “Arisen My Senses”.

E’ più di un concerto, è concepito come un’opera musicale, è una partitura ragionata, un teatro in musica in cui la drammaticità lascia spazio alle voci, ai sette flauti (le islandesi Viibra) e ai fiati, agli archi, compreso il suono rarefatto dell’arpa classica, ai cori, al teatro danza sullo sfondo. Un Kolossal digitale, visual che abbracciano la figura carismatica di Björk che veste costumi che ricordano quelli dell’opera lirica dei teatri dell'Ottocento. Una valchiria wagneriana in una narrazione bucolica e virgiliana, in un mondo fantastico e tentacolare con la realtà circostante, iridescente e caleidoscopioca. Il suono è immersivo, complanare, ancestrale e primitivo. 

Björk - Cornucopia Tour 12/09/2023 - Forum di Assago (photos @santiagraphy)

Umorismo e ottimismo per Björk diventano cornice in cui racchiudere il cuore di un concerto basato su venti brani che l’attraversano.

L’amore, il futuro, il prossimo, la natura, il trascendentale: “Body Memory", "Pagan Poetry”, “Losss”, "Features Creatures”, sono un crescendo verso la fine. «Grazie Milano!», le uniche parole in chiusura prima di lasciare spazio al messaggio di Greta Thunberg sul rispetto ambientale. 

 

Uno spettacolo nello spettacolo, una scaletta concepita come fosse un’opera unica, la scenografia di Chiara Stephenson che piazza sul proscenio una grande maschera, una sorta di cupola ottagonale, luogo in un cui a cappella l'artista canta "Show Me Forgiveness". Una trama che è un continuum senza stacco tra una traccia e l’altra, tra Utopia, il disco “infernale” scritto durante la presidenza Trump, Cornucopia, lo show raccontato allo Shed di New York e “fossora”, l’ultimo album che la trasporta alle origini e nominato ai Grammy. «Sono davvero entusiasta di far scontrare questi due mondi in anteprima, quest'autunno nel sud dell’Europa», aveva detto Björk che il prossimo 21 novembre compirà 57 anni parlando proprio di questa serie di concerti organizzati da LiveNation. In realtà, sono più di due mondi che qui si scontrano e si mescolano fluidamente. E dove la sacralità di Bjork è più che rispettata.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 13 Settembre 2023, 13:12
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