La rivincita della seconda serata tv relegata all'ora di Marzullo

La rivincita della seconda serata tv relegata all'ora di Marzullo

di Marco Castoro

C’era una volta la seconda serata televisiva. Quella che cominciava alle 22:30 e che andava avanti fino a mezzanotte. Vespa, Costanzo, i rotocalchi sportivi e di attualità, ma anche programmi divertenti e scacciapensieri che mandavano il telespettatore a dormire sereno. Oggi la seconda serata tv non c’è più, o meglio c’è, ma è stata relegata dopo le 23:30. I talk sono diventati più lunghi e hanno conquistato la prima serata, dove non sono competitivi con fiction e partite, ma grazie al protrarsi della messa in onda recuperano share nella seconda parte della puntata (lo spazio che una volta era della seconda serata).

La stessa prima serata comincia più tardi - dopo le 21:30 - per lasciare spazio alla fascia Access Prime Time che spesso vanta ascolti migliori della stessa prima serata. Sono rimasti fedeli alla vecchia collocazione i soli Vespa e Costanzo, i quali troppo spesso cominciano e chiudono in orari in cui molti telespettatori stanno già russando. Mentre Marzullo è in onda. 

Eppure anche oggi per chi ha la forza di restare sveglio davanti alle reti generaliste – oltre agli irriducibili Costanzo e Vespa - qualche cosa di buono e di interessante da vedere c’è. Rai2 sperimenta spesso nuovi format a quell’ora e alcuni hanno pure un buon successo come Ti Sento con Pierluigi Diaco, Belve con Francesca Fagnani, la pezza di Lundini (seguitissimo su RaiPlay), Tonica con Andrea Delogu. Tiene il talk di Annalisa Bruchi mentre resta un flop anche di notte Anni Venti condotto da Francesca Parisella. Un altro affezionato alla seconda serata è Piero Chiambretti che ora conduce Tiki Taka su Italia1 ma che non sta riportando i risultati che con lo stesso programma portava a casa Pierluigi Pardo.

Su Rai1 si difendono i settimanali del Tg1 e Nunzia De Girolamo con Ciao Maschio. Su Rai3 oltre a Mannoni che galleggia in apnea con il suo Linea Notte c’è da segnalare una novità che piace. Si tratta di Dilemmi, un programma ideato e condotto dallo scrittore Gianrico Carofiglio, con finalmente un dibattito civile e intenso su temi che toccano la vita di tutti i giorni, con delle regole che evitano il pollaio in studio.

Per riuscirci non bisogna conoscere i segreti del terzo messaggio di Fatima, ma basta dare lo stesso tempo a disposizione agli interlocutori per parlare senza interruzioni. Come si fa nei confronti elettorali. Speriamo che le stesse regole vengano adottate anche dai talk in prima serata che spesso finiscono per attentare alla salute dell’orecchio del telespettatore a causa della gazzarra che si viene a creare in studio senza che il conduttore riesca a frenarla e soprattutto a gestirla.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Giugno 2022, 09:41
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