Stefano Fresi: "Un sequel di 'Smetto
quando voglio'? Sì, ma..."
di Ilaria Ravarino
E anche se il prossimo anno lo vedremo in almeno tre grandi film, l'impressione è che il suo primo amore resti la musica. «Lavorare con un regista come attore o come compositore è molto diverso - spiega - Come attore forse ho un approccio più umile, mi metto in ascolto, chiedo volentieri dettagli e spiegazioni al regista. Come compositore sono più autoriale, più sicuro».
Il suo talento musicale, del resto, dovrebbe essere familiare a chiunque possieda una tv. Portano infatti la sua firma quasi tutti i jingle della Rai, «scritti con il mio bambino in braccio», e sua è la potente sigla della serie tv tratta da Romanzo Criminale, nata da una suggestione precisa («il fruscio di una mazzetta di banconote»).
Romano di nascita, Fresi vive con dispiacere i recenti fatti di cronaca e corruzione in città. Reagendo con perplessità alla possibilità di un film che racconti Mafia Capitale: «Spero che ci arrivino prima i giudici - dice - dei registi». Candidato ai Nastri d'Argento con due nomination («Ma spero e mi aspetto che vinca Claudio Amendola, anche per rompere le uova nel paniere a chi lo vorrebbe sepolto ne I Cesaroni»), non nasconde nè la sua grande ammirazione per Paolo Virzì nè i dubbi sull'opportunità di un sequel di Smetto quando voglio, ai nastri di partenza a fine autunno.
«Il mio terrore è che diventi un'operazione commerciale. Io dico: hai un gruppo di attori che ha funzionato, un regista brillantissimo, tre sceneggiatori che sono uno più bravo dell'altro... con queste premesse mi aspetterei che si prendessero queste persone e le si mettessero al lavoro su qualcosa di nuovo. Comunque il sequel lo farò con gioia, perché ho fiducia nella squadra».
Per la sua carriera d'attore, intanto, si apre una stagione straordinaria: il primo film drammatico di Max Bruno, Gli ultimi saranno gli ultimi, poi un film con Luca Argentero dal titolo provvisorio Al posto tuo e infine, a metà ottobre, il ruolo da protagonista in coppia con Teo Teocoli in uno dei quattro episodi di Forever Young di Fausto Brizzi. E nel cassetto ha ancora un sogno, un film con Giuseppe Battiston: «Sta circolando fra i produttori una bellissima sceneggiatura di Augusto Fornari, La casa di famiglia. Probabilmente diventerà un film. I protagonisti sono due gemelli, ci piacerebbe moltissimo interpretarli».
Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Giugno 2015, 10:00
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