Lucio Dalla, ecco il documentario sulla
sua vita: "Era solare ma riservato"
di Michela Greco
Con un grande senso di nostalgia e uno sterminato affetto, si traccia il ritratto dell'artista: un uomo molto generoso e altrettanto vitale, che aveva iniziato a stancarsi della musica, in cui credeva di aver già avuto tutto, e aveva mille progetti tra film, libri, festival, musical. «Il suo cuore è scoppiato per troppa vita», dice Alemanno, mentre scorrono le immagini dei luoghi più amati dall'autore di Futura (tra cui l'Etna e Manfredonia) e i volti di amici e collaboratori come Piera Degli Esposti, l'ufficio stampa Michele Mondella, Renzo Arbore, Isabella Rossellini.
Non ci sono, però, le sue canzoni. «Perché - spiega Sesti, a cui Dalla era legato da un'amicizia decennale nel segno della comune passione per il cinema - volevo evocare un'assenza, un rammarico. E poi tutti noi abbiamo una playlist del cuore delle sue canzoni, e mi piacerebbe che dopo aver visto Senza Lucio si venisse colti dalla voglia di riascoltarlo».
Incredibilmente disponibile con le persone a lui vicine, Lucio Dalla era altrettanto riservato riguardo al suo privato: «Pensavo che fosse reticente con me perché la nostra amicizia era relativamente recente - aggiunge il regista - ma girando il film ho capito che la sua parte segreta, legata alla sua infanzia e alla sua vita intima, era inaccessibile anche a chi gli era vicino da sempre».
Ultimo aggiornamento: Venerdì 28 Novembre 2014, 10:08
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