«The Killer è nato da una domanda: come fa un assassino a prendere le distanze dalle sue azioni? E allora ha preso vita quest’uomo con un codice di condotta (che poi infrange) e un piano impeccabile (che poi ignora)». Parola di David Fincher, che torna a Venezia con questa revenge story firmata Netflix, così come alcuni dei progetti più rilevanti in concorso all’80° Mostra del cinema (in corso fino al 9 settembre). Dopo l’anteprima a ottobre in alcune sale, “The Killer” sarà disponibile sulla piattaforma streaming dal 10 novembre. Il sessantunenne regista americano è sbarcato al Lido senza il cast - capitanato da Michael Fassbender, qui in versione “assassino senz’anima” - ma deciso a sottolineare l’importanza del suo nuovo progetto, che lo riporta alle atmosfere thriller del suo cult-movie “Seven” (1995).
Sulle contraddizioni del protagonista si gioca tutta la tensione psicologica del racconto, che poi raggiunge picchi di altissimi con scontri di varia natura, al punto che lo spettatore è quasi investito da tanta violenza. «Nulla a che vedere – precisa il cineasta durante l’incontro con la stampa – con quello che ho fatto in “Fight Club”. Stavolta lo spettatore si stanca davvero a guardare i personaggi darsele di santa ragione, cercando peraltro di far piano per evitare che i vicini chiamino le forze dell’ordine».
L’idea di base è che quest’uomo solitario e senza nome, eccellente nel suo campo, trascorre molto (troppo) tempo immerso nei suoi pensieri e che questi a un certo punto diventano più tossici della realtà.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Settembre 2023, 07:56
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