Fincher a Venezia: «Il mio Killer vendicatore con un codice da rispettare»

Il regista di Seven torna al thriller

Fincher a Venezia: «Il mio Killer vendicatore con un codice da rispettare»

di Alessandra De Tommasi

«The Killer è nato da una domanda: come fa un assassino a prendere le distanze dalle sue azioni? E allora ha preso vita quest’uomo con un codice di condotta (che poi infrange) e un piano impeccabile (che poi ignora)». Parola di David Fincher, che torna a Venezia con questa revenge story firmata Netflix, così come alcuni dei progetti più rilevanti in concorso all’80° Mostra del cinema (in corso fino al 9 settembre). Dopo l’anteprima a ottobre in alcune sale, “The Killer” sarà disponibile sulla piattaforma streaming dal 10 novembre. Il sessantunenne regista americano è sbarcato al Lido senza il cast - capitanato da Michael Fassbender, qui in versione “assassino senz’anima” - ma deciso a sottolineare l’importanza del suo nuovo progetto, che lo riporta alle atmosfere thriller del suo cult-movie “Seven” (1995).


Sulle contraddizioni del protagonista si gioca tutta la tensione psicologica del racconto, che poi raggiunge picchi di altissimi con scontri di varia natura, al punto che lo spettatore è quasi investito da tanta violenza. «Nulla a che vedere – precisa il cineasta durante l’incontro con la stampa – con quello che ho fatto in “Fight Club”. Stavolta lo spettatore si stanca davvero a guardare i personaggi darsele di santa ragione, cercando peraltro di far piano per evitare che i vicini chiamino le forze dell’ordine».


L’idea di base è che quest’uomo solitario e senza nome, eccellente nel suo campo, trascorre molto (troppo) tempo immerso nei suoi pensieri e che questi a un certo punto diventano più tossici della realtà.

Il filmmaker statunitense resta fedele ai capisaldi del suo cinema e ai suoi attori-feticcio, come Tilda Swinton, che ritorna dopo “Il curioso caso di Benjamin Button”, ma si pone interrogativi nuovi, condizionati anche dal periodo di isolamento per la pandemia. Periodo che ha trascorso in parte facendo ricerche per la serie “Mindhunter” (che non avrà nuove puntate, come ha precisato al festival) e diventando un esperto sui vari gradi di sociopatia. «Nutrivo poi anche una certa curiosità per il genere revenge, come strumento per creare tensione», spiega il regista secondo il quale quello di Michael Fassbender era il volto perfetto per incarnarne una declinazione estrema in “The Killer”: «Lui è un mix di Chalton Heston e Lawrence Olivier - dice Fincher a proposito dell’attore Premio Oscar tedesco - Ha una straordinaria abilità nel passare dall’impenetrabilità all’affabilità con semplici micro-espressioni del volto».


Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Settembre 2023, 07:56
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