Edwige Fenech e le molestie: «Mi salvai da uno stupro con una ginocchiata». La gelosia del primo marito e il figlio avuto da sola

Non è capitato una sola volta nella lunga carriera dell'attrice di ricevere molestie da chi avrebbe deciso se farla lavorare o meno, e lei non ha mai denunciato

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di Redazione web

Dice di aver avuto «più vite dei gatti», ed in effetti si fa fatica a contarle, quelle di Edwige Fenech. Ci ha provato in una intervista al Corriere della Sera in cui ripercorre gli anni da bambina in Algeria, l'esordio nel cinema (poi ha fatto oltre 70 film da attrice, molti nella commedia sexy, e 30 da produttrice), gli anni da modella, la gelosia del primo marito (quando aveva solo 17 anni), la scelta di vivere in Portogallo (dal 2015) e le molestie sessuali subite. 

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Edwige Fenech, le molestie sessuali mai denunciate

Non è capitato una sola volta nella lunga carriera di Edwige Fenech di ricevere molestie da chi avrebbe deciso se farla lavorare o meno, e lei non ha mai denunciato. Ma una volta, quando stava rischiando di essere violentata, ha trovato il modo di difendersi con una ginocchiata, e ora consiglia il metodo a tutte le giovani attrici: «Mirate con il ginocchio là dove sappiamo».

La carriera, da Nizza al Portogallo

Tutto è cominciato a Nizza, quando avava 14 anni («già alta come adesso») e venne fermata per strada per dire una battuta in un film, con una parola di cui non conosceva il significato:  «una figuraccia tremenda.

La parola era “mantenuta”: “vuoi fare di me la tua mantenuta?”». Il ciak fu ripetuto 32 volte, alla presenza della mamma. Entrambe pensavano che non avrebbe più messo piede su un set. E invece. Dopo gli anni da modella, a 18 anni diventa Lady Francia, arriva il contratto a Cinecittà: «Di nuovo, un agente mi fermò per offrirmi un ruolo, ma io e mamma ce ne tornammo a casa. Poi, arriva un telegramma: contratto pronto da firmare a Roma stop. Ci ritrovammo a Cinecittà, un mondo a noi totalmente estraneo, io non parlavo italiano. Mi dissero di firmare dove c’erano le crocette». Oggi vive in Portogallo e ha avuto una parte nell'ultino film di Pupi Avati.

 

La gelosia e il figlio avuto da sola

Il primo marito a 17 anni, lui ne aveva 26, ma il matrimonio durò solo 14 mesi: «Lui si rivelò gelosissimo. E quando scoprii che aveva anche un’amante me ne tornai a casa da mamma e papà». A 22 anni, invece, ha avuto un figlio, da sola: «Ero incinta, volevo quel bambino, ma rispetto il pensiero del prossimo e non avrei mai obbligato suo padre a fare il padre».

La commedia sexy e i film cult

«Avevo bisogno di lavorare e non ero schizzinosa, anche perché in Algeria non esisteva la distinzione tra film di Serie A e di serie B», dice del periodo in ci girava anche otto film all'anno. Indimenticabili le scene sotto la doccia: «Preferivo le docce alle scene d’amore. Dopo ho avuto la fortuna di cambiare carriera, ma non rinnego niente: alcuni film cosiddetti erotici erano carini, ben fatti, con attori bravissimi». I suoi preferiti? «“Giovannona Coscialunga disonorata con onore” o “Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda”».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 17 Maggio 2023, 09:25
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