Dentro i David di Donatello
con Vincenzo Russolillo -Leggi
di Ida Di Grazia
Dopo Casa Sanremo, i Nastri d’Argento di Taormina, la Repubblica delle Idee, il Giffoni Film Festival, la Casa di Miss Italia a Jesolo, il Festival del Cinema di Venezia è la volta dei David di Donatello.
Quest'anno curerà ancora una volta l'hospitality del David di Donatello. Cosa significa per lei organizzare un evento di questa portata?
Grazie al rapporto di stima e fattiva collaborazione in questi anni con il Presidente Gian Luigi Rondi e l’Accademia del Cinema Italiano quest’anno la presenza del Consorzio Gruppo Eventi ai David di Donatello si rafforza e consolida ulteriormente. L’auspicio è che il Premio continui a rinnovarsi mantenendo inalterata la sua cifra distintiva che lo colloca tra gli eventi che più caratterizzano la nostra identità culturale.
L'ospitalità del Sud è riconosciuta e rinomata ovunque, quanto "Sud" c'è nel suo lavoro?
Tantissimo. Il modello di hospitality si fonda proprio su due delle caratteristiche che meglio rappresentano il Sud Italia: l’accoglienza e l’eccellenza enogastronomica. La “consacrazione” di questa idea c'è stata circa 15 anni fa quando questo format fu inaugurato a Miss Italia grazie a Patrizia Mirigliani.
Tanti eventi importanti e tante idee straordinarie, cos'è che la ispira? Qual è il suo segreto?
L’idea guida è quella di essere al fianco dei grandi eventi proponendo nelle iniziative storiche del cinema della musica e della moda italiana, contenuti culturali, spunti di comunicazione, iniziative collaterali funzionali all'evento stesso.
In tutti questi anni ha avuto modo di conoscere i più grandi protagonisti del cinema italiano, c'è un ricordo che vorrebbe condividere con noi.
Grazie al mio lavoro ho avuto la fortuna grazie di essere al fianco di icone del mondo dello spettacolo che hanno sempre rappresentato per me un sogno sin da piccolo. Di ogni incontro ed conservano un ricordo un aneddoto che segna momenti diversi della mia vita. In definitiva vivere in mezzo a loro e organizzare grandi eventi è diventato il mio quotidiano, un po' la mia vita . Ho la fortuna di avere al fianco una donna unica, Daniela, che mi supporta e mi sopporta in questo lavoro che, come dice Ligabue, è una vita "tra palco e realtà”.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Giugno 2015, 20:50
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