Nancy Brilli su Leggo: «La scoperta dell'amicizia»

Nancy Brilli su Leggo: «La scoperta dell'amicizia»

Jolanda ha un momento di riflessione. Si sta chiedendo se l'amicizia è tutta uguale, o ci sono scale di valori. Ha fatto il Classico, Jolanda, e si ricorda che Aristotele diceva che l'amicizia è un luogo di scambio reciproco in cui imparare a ricevere e a offrire. Lei ammette di aver avuto amicizie opportunistiche, in piena fase carrieristica ne ha tratto vantaggio, ma ha capito che lo strumentalizzarsi non porta a niente di bello e sincero. Poi ha avuto amicizie da svago, superficiali come una passata di smalto, in cui l'unico motivo di frequentarsi era quello di intrattenersi senza impegno, in modo piacevole ma sottraendosi certamente a momenti di bisogno, che metterci il cuore anche no. Ora, pandemicamente oltre, ha fatto una selezione spontanea. Desidera dagli amici il legame in sé, la fiducia, la stima, la condivisione, l'appartenenza. Ha imparato a creare insieme un'intimità, un calore, a cercare sempre la sincerità. Perché mi scrive, Jole? Per dirmi che è contenta. Che si è resa conto di aver fatto una strada, e che si può cambiare e migliorare. Pensava di no. Le avevano insegnato altro. Oggi, che è un giorno strano e il sole non splende, la tua è una buona notizia. Una gioia non banale che condivido in pieno, anche per me gli amici sono sacri. Ciao Jole, e brava!
(brillisevuoi@leggo.it)


Ultimo aggiornamento: Martedì 11 Gennaio 2022, 10:22
© RIPRODUZIONE RISERVATA