Nancy Brilli su Leggo: «La teoria delle scorte»

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di Nancy Brilli

Il signor Scorsetti pretende un commento alla sua missiva. Il signor Scorsetti è evidentemente un idiota, e come tutti costoro, impossibile da prevedere. Lui, invece, è certo di avere un formidabile istinto, un intuito preveggente che manco Rasputin nel periodo migliore. La sua dote la indirizza formalmente nel capire cosa convenga fortemente acquistare in caso di. Non parliamo di azioni, sia chiaro, parliamo di roba da supermercato. Non si capisce bene perché, ma lo scrivente Scorsetti ritiene di comunicarmi di voler acquisire scorte sostanziose di articoli vari. Ad esempio mi racconta di aver fatto incetta di forme di parmigiano, come pure di buste per la differenziata e deodoranti per il water. Non si sa mai, scrive. Ma scorta perché? In caso di cosa? Hanno forse annunciato un nuovo lockdown, che intanto si avvantaggia? Eventualmente mi parrebbe meglio approvvigionarsi di altro, ma egli sostiene, con un nutrito pamphlet di scemenze, sgangherate e soprattutto convinte dure, che la curiosa scelta dei prodotti sia dovuta-cito-all’oscillazione del dollaro rispetto all’euro e alla sterlina inglese.

Mi sfugge il nesso. E dirò anche che me lo faccio sfuggire volentieri. La questione non è tanto la teoria balorda del suddetto, che manco me ne frega, ma il perché oggidì uno Scorsetti qualunque si senta in diritto di enunciare la sua, esigendo, ESIGENDO, commenti con inusitata carenza di sintesi per giunta. E santa pazienza! Almeno, Scorsetti di tutto il mondo, fatela breve!


Ultimo aggiornamento: Martedì 18 Aprile 2023, 07:52
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