Cannabis, la proposta di legge
divide gli studenti italiani

Cannabis, la proposta di legge divide gli studenti italiani
Lo scorso 15 luglio a Montecitorio è stata presentata una proposta di legge sulla legalizzazione della cannabis. Consentire la coltivazione in forma associata e la vendita al dettaglio nei negozi dedicati, ma con il divieto di importo e ed esporto. A questi aspetti si unisce la semplificazione delle modalità di consegna, la prescrizione e la dispensazione dei farmaci a base di cannabis ed è permessa l’autocoltivazione a fini terapeutici. Rimangono ferme tutte le disposizioni di legge inerenti lo spaccio. Questi sono soltanto alcuni dei punti della proposta di legge sui quali l'opinione pubblica si sta dividendo, compresa quella dei parlamentari e dei teenagers. E al fermo no di Matteo Salvini alla proposta di legalizzazione, sembra fare eco quello di 2 studenti su 5 convinti che legalizzare la cannabis non sia un modo per combattere la criminalità. Eppure 1 su 5 racconta di averne fatto uso almeno una volta, a volte anche tra i banchi di scuola. Sono i dati di una recente indagine di Skuola.net su circa 1500 studenti.





LEGALIZE IT... O NO? - Nel bel mezzo del dibattito sulla proposta di legalizzazione della cannabis, le idee dei ragazzi si spaccano quasi a metà: il 40% dice di no, in quanto non crede che sia la soluzione giusta per combattere droga e criminalità, mentre un altro 41% sarebbe favorevole. E se il 92% dei favorevoli ritiene che legalizzare la cannabis darebbe un bel colpo alla criminalità organizzata, il restante 8% ha scopi meno nobili: il suo sì alla legalizzazione lo vede fumare senza più freni e in assoluta tranquillità.



OH MARIA SALVADOR, TE QUIERO MI AMOR! - Così suona l'ultimo successo di J-Ax e IlCile, un inno all'amore per le droghe leggere provato anche da tanti giovani. Infatti a confessare di averne fatto uso almeno una volta nella vostra vita è circa 1 su 5 e di questi, 3 su 4 si sono dichiarati addirittura consumatori abituali. Si fuma per piacere personale, ma anche per voglia di conformazione (21% dei consumatori): il 17% di racconta di fare uso di droghe leggere solo perchè lo fanno anche i suoi amici, il 4% per non scontentare il partner amoroso. Questo senza contare che oltre 1 su 2 di voi ha iniziato a fare uso di droghe leggere influenzato dagli amici, mentre circa il 30% racconta di aver iniziato solo come provocazione.



SOTTO AL BANCO: LIBRO E CANNABIS - E le droghe leggere spesso sono arrivate anche a scuola. Il 27% afferma tranquillamente che lui o un suo amico ha fumato uno spinello anche tra i banchi della sua classe. Come hanno reagito i prof? Il 21% degli utilizzatori di droghe leggere anche a scuola afferma che i suoi insegnanti hanno chiuso un occhio e fatto finta di niente, il 30% racconta che hanno preso provvedimenti disciplinari e il 6% dice di essere stato sgridato privatamente.



SPINELLO COME UNA SIGARETTA - Allarmante è la percezione del fenomeno. Per il 38% fumarsi uno spinello non equivarrebbe a drogarsi. Probabilmente perché quasi 1 su 2 è convinto che le droghe leggere non abbiano gli stessi effetti di quelle pesanti. Per il 55% di chi la pensa in questo modo queste non sarebbero dannose quanto quelle pesanti seppur provochino comunque dipendenza: per il 40% sarebbero equiparabili ad alcool e sigarette e per il 9% non causerebbero nemmeno dipendenza.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Luglio 2015, 18:46
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